De Luca: “Renzi ha salvato l’Italia”. E per i migranti invoca i caschi blu

Il governatore alla Festa dell’Unità a Scafati: “Matteo ha individuato l’obiettivo di fondo, modernizzare il paese”. Anche se nessuno se n’era accorto. E per fermare i barconi propone che l’Onu apra e custodisca dieci centri di accoglienza in Africa

Continua a bastonare il Pd, ma ne salva uno: Renzi. E per i migranti invoca i caschi blu dell’Onu. Vincenzo De Luca intrattiene il pubblico della Festa dell’Unità a Scafati, con il suo rituale show. A grande richiesta, si esibisce nel numero più riuscito: infierire su quanto rimane del suo partito. Tutti colpevoli, tranne Renzi. Come se il pluridimissionario ex segretario fosse uno che passava per caso dal Nazareno. Sul palco, De Luca parte col solito affondo alla stagione di governo del centrosinistra. “Abbiamo un partito che sembra lontano dalla gente normale – dice il governatore – che sembra un corpo estraneo rispetto all’Italia”. E fin qui, non fa una grinza. “Abbiamo dirigenti che sembrano venuti da Marte – insiste De Luca-. I nostri militanti si sentono fuori dal nostro Paese”. La differenza tra il Pd e gli altri? “Noi ci impegniamo anche in programmi di integrazione, in programmi di lungo periodo”. Tuttavia, “se vuoi governare – spiega -, devi rispondere al cittadino che ha paura. Altrimenti non sei una forza di governo”. E via elencando i guasti. Per cominciare, c’è l’ossessione sicurezza. Perché se “uno parla di sicurezza non è un reazionario – ripete -, è un essere umano che vuole garantire a sé e alla sua famiglia condizioni di una vita serena. E noi non diciamo niente”. Evochi la paura, e fanno subito capolino i migranti. “Cosa impedisce di aprire dieci centri di accoglienza in Africa, sotto le insegne delle Nazioni Unite custoditi dai Caschi Blu dell’Onu?” si chiede davvero De Luca. E se i Paesi di provenienza non sono d’accordo, nessun problema. “Là si interviene anche in maniera militare. Poi iniziamo a varare un piano Marshall, poi cominciamo a impegnare l’Unione Europea in programmi di investimenti”. Il bersaglio della serata sono proprio le Nazioni unite, colpevoli di “tacere di fronte ad una tragedia umanitaria come questa”. Tra una bordata e l’altra al Palazzo di vetro, il governatore passa ad un altro tasto dolente: la Buona Scuola. Un tema su cui va giù leggero: una legge voluta da “dementi”, secondo cui “un insegnante di 50 anni” deve finire “ad Alessandria” per essere stabilizzato. E la riforma delle province? Il risultato è che ora “sono senza un euro con strade che cadono a pezzi”. Con queste premesse, ti aspetteresti la condanna senz’appelli di Renzi. Invece no. Perché, per De Luca, il super trombato ex leader ha “salvato l’Italia”. Invero nessuno se n’era accorto. Ma De Luca non sente ragioni: “Ha individuato l’obiettivo di fondo”, cioè “modernizzare l’Italia, liberarsi dalle aree di parassitismo, vecchiume, burocratismo”. Tanto che alla fine gli elettori l’hanno preso in parola, e si sono liberati di lui.

girobe

(Foto Festa de L’Unità – Scafati/Fb)

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