L’affondo del governatore sulla sicurezza piace ai leghisti salernitani: scatta l’invito alla contestata manifestazione regionale di Campagna
In fondo, è sempre stato un “leghista in camicia rossa”, prodigo di elogi per il Carroccio e in sintonia sull’ossessione sicurezza. Ma ora Vincenzo De Luca viene perfino condiviso su una pagina Facebook della Lega, dopo un affondo contro “le bande di nigeriani”. E al culmine dell’idillio, i salviniani lo invitano pure alla contestata kermesse di Campagna, la “Pontida del sud” nella sua provincia di Salerno.
La liaison riprende quando il governatore torna a martellare sul suo partito. “C’è una parte della realtà che il Pd non conosce” tuona alla Festa dell’Unità a Ravenna. Indovinate quale realtà? I migranti, e “quelle zone del Paese in cui bande di nigeriani occupano militarmente i territori”. Un’invasione, ovviamente, in tutto lo Stivale. E anche in Campania, sul litorale domitio, dove “i nigeriani fanno spaccio di droga e spaccio di prostituzione, violano leggi e regole. Extracomunitari tornano nei Cas ubriachi e padri di famiglia, di notte, aspettano preoccupati i loro figli”. Tocchiamo il tabù sicurezza, un must deluchiano. “Se devo decidere tra la serenità dei miei figli e la bandiera del partito – strilla De Luca -, scelgo i miei figli”. Per il presidente, è risaputo, i figli so piezz ‘e core. Un dogma a cui anche la Lega si genuflette. Pure se, va precisato, si tratta della sezione leghista di Campagna, la località salernitana dove il 29 e 30 settembre si terrà la manifestazione regionale dei fan di Salvini. Un evento contro cui si stanno mobilitando gli intellettuali, guidati dall’immancabile Roberto Saviano. La Lega di Campagna considera De Luca, forse, un “cugino di campagna”. Al punto da condividere, sulla pagina Fb (26mila fan), il video della sua performance. “Sarà forse un razzista? Un fascista? – domanda entusiasta la Lega di Campagna – oppure anche De Luca, semplicemente, è un uomo di buonsenso?”. Il dubbio potrebbe sciogliersi a breve. Il coordinatore provinciale della Lega di Salerno, Mariano Falcone, invita il governatore al raduno del Carroccio. “Noi vogliamo confrontarci democraticamente – precisa -, non siamo quelli che vogliono che il primo movimento in Italia non possa parlare di idee”. E con malcelata soddisfazione aggiunge: “Nel momento in cui De Luca dice le stesse cose che dicono la Lega e Salvini, vuol dire che abbiamo vinto”. Il problema è che ha perso il partito di De Luca.
girobe