
L’ordinanza, tra le altre cose, prevede per i soli cittadini di età superiore ai 70 anni: divieto di sosta in luoghi pubblici, piazze e panchine, anche se da soli e a piedi
Nell’occhio del ciclone la sindaca di Volturara Irpina Nadia Manganaro per l’ordinanza numero 270 firmata lo scorso 3 novembre che vieta alle persone con più di 70 anni di uscire di casa, se non per motivi di salute o di necessità assoluta. Immediata la reazione delle forze sociali. La Uil Pensionati nazionale e la Uil Pensionati della Campania hanno inviato formale diffida alla sindaca di Volturara Irpina, Nadia Manganaro, chiedendo di revocare l’ordinanza. «
Tale provvedimento – ha dichiarato Carmelo Barbagallo, Segretario generale della UIL Pensionati – rappresenta un inaccettabile attacco ai diritti costituzionali: diffidiamo la sindaca di Volturara e le chiediamo di ritirare la sua scellerata ordinanza». L’ordinanza, tra le altre cose, prevede per i soli cittadini di età superiore ai 70 anni: divieto di sosta in luoghi pubblici, piazze e panchine, anche se da soli e a piedi; divieto di qualsivoglia spostamento sul territorio comunale e di incontrare altre persone non conviventi per pranzi o cene anche presso il proprio domicilio. “Di fronte a un simile provvedimento – ha proseguito Barbagallo – non possiamo restare in silenzio. Non è così che si tutelano gli anziani“
“Comprendiamo il clima di ansia generato dall’incremento dei contagi – ha commentato il Segretario regionale della UIL Pensionati della Campania, Biagio Ciccone – ma gli anziani vanno tutelati non imprigionati nelle proprie case, trattati come reietti della società. Questo provvedimento è un attacco ai nostri diritti più importanti. Ne chiediamo la revoca immediata“. Tale richiesta della Uilp nazionale e della Uilp regionale è già stata inoltrata dagli avvocati attraverso le vie legali. “Ci siamo sentiti in dovere di intervenire – ha concluso Barbagallo – perché questo provvedimento è altamente discriminatorio nei confronti degli ultrasettantenni, limitando finanche la libertà di stare seduti in piazza da soli sopra una panchina e minacciando gravose sanzioni. Tali misure trovano precedenti analoghi solo in deplorabili sistemi autoritari del passato e non possono essere giustificati dal contrasto all’andamento della curva epidemiologica che già viene ampiamente esercitato da provvedimenti analoghi a livello nazionale. Servono responsabilità e buon senso“