Covid, Napoli: chiude Caffè Gambrinus, 45 dipendenti senza lavoro. Vittime delle ordinanze autoritarie

Città vuota, nel locale non entra più nessuno

Le misure restrittive, le ordinanze autoritarie firmate dal governo regionale della Campania e dall’esecutivo nazionale continuano a provocare la chiusura di piccole e medie aziende e la perdita di posti di lavoro. A Napoli, chiude lo storico caffè Gambrinus. Saracinesche abbassate a partire da domani, 5 Novembre. 15 dipendenti collocati in cassa integrazione a zero ore (percepiranno meno di 500 euro mensili), altri 30 rischiano di rimanere senza retribuzione. “Sono allo stremo delle mie possibilità – dice Antonio Sergio, tra i proprietari dello storico caffè in piazza del Plebiscito  – con le limitazioni previste, non possiamo andare avanti”. “Abbiamo deciso di chiudere indipendentemente da misure nazionali e regionali – aggiunge – Abbiamo messo in cassa integrazione, per la prima volta nella storia del Caffè, 15 dipendenti, ma ce ne sono altri 30 da pagare. Non ce la facciamo“. Un bar che viveva soprattutto di turismo, ma tra i clienti anche i napoletani che facevano una passeggiata. Ora per strada non c’è nessuno. E nell’ora di punta per un bar, al Gambrinus non entra più nessuno. Un vuoto e un silenzio normalmente sconosciuti nello storico caffè sempre affollato.

Partendo dalla politica i personaggi che si sono susseguiti con più assiduità  al Gambrinus sono i Presidenti della Repubblica, i quali, durante il loro soggiorno a Villa Rosebery, non hanno mai rinunciato alla nostra prima colazione dell’anno. Tra questi ricordiamo in particolare Francesco Cossiga, Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, anche se i nomi della politica non si fermano qui e comprendono anche quelli dei presidenti del Consiglio Romano Prodi e Silvio Berlusconi, nonché quello della Cancelliera tedesca Angela Merkel

 In ambito letterario, invece, il primo nome che viene in mente è quello di Gabriele D’Annunzio. Accanto a D’Annunzio sono molti i personaggi famosi che hanno frequentato il salotto letterario del Gambrinus. Tra i più importanti ricordiamo Benedetto Croce, Matilde Serao, Oscar Wilde, Ernst Hamingway, Roberto Bracco, Edoardo Scarfoglio, Totò e i fratelli De Filippo.

Tuttavia, il Gambrinus ha ricevuto il suo più grande onore il 21 marzo del 2015, giorno in cui Papa Francesco gli ha fatto visita segnando una tappa fondamentale nella sua storia.

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