Comune di Napoli, Matano (M5s) denuncia minacce di Giordano (DemA). Lui: “Falso”

La consigliera pentastellata scrive a Fucito dopo la lite di ieri: “Aggredita verbalmente, mi ha detto ‘ti aspetto fuori”. Va garantita la sicurezza in consiglio, bloccare le persone non autorizzate”. Replica il leader dei centri sociali: “Mai pronunciate parole minacciose, ci sono testimoni. Vicenda surreale perché ci eravamo già chiariti con lei”

Lite e veleni al consiglio comunale di Napoli, Movimento 5 stelle contro DemA. A denunciare per prima l’episodio è la consigliera pentastellata Marta Matano, con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale Sandro Fucito e agli altri presidenti dei Gruppi consiliari. “Egregio presidente, le rappresento che in data odierna, nella battute finali della Commissione cultura, intorno alle 12,45 circa – scrive l’esponente del M5s su lettera protocollata ieri – Sono stata aggredita verbalmente da individuo successivamente indicatomi come fidanzato della consigliera De Majo che peraltro non si è curata di intervenire”. Matano non lo nomina, ma parla di Egidio Giordano, leader del centro sociale Insurgencia e componente della segreteria di DemA. Secondo la consigliera grillina, Giordano “ha inveito nei miei confronti minacciandomi con espressioni del tipo ‘ti aspetto fuori’ e altre frasi con fare minaccioso e intimidatorio”. Matano anticipa che si tutelerà in ogni sede per l’episodio, e chiede a Fucito di garantire “sicurezza politica e personale dei consiglieri e il regolare svolgimento delle attività del Consiglio e delle Commissioni”, e di impartire disposizioni agli agenti della polizia municipale in servizio all’ingresso per “procedere al controllo e alla verifica degli estranei che accedono agli Uffici, bloccando l’accesso ai non autorizzati”

 

 

Di segno opposto la versione di Giordano, che replica con un post sui social. “Leggo su alcuni giornali che ieri avrei aggredito e minacciato la consigliera Matano del movimento 5 stelle – scrive -. È falso”.
“Ciò che è vero e che ieri al termine di una commissione consiliare ho criticato aspramente la rappresentante locale dei pentastellati – prosegue l’esponente di DemA-, per altro moglie di un senatore, per le scelte del suo partito in materia ambientale, cosa su cui per storia e biografia sono molto sensibile. Le parole di cui mi accusa la consigliera, nello specifico un fantomatico “ ci vediamo fuori” che mai rivolgerei a nessuno figuriamoci ad una donna, non le ho mai pronunciate, come possono confermare tutte le persone ( giornalisti, consiglieri comunali e municipali) che erano presenti durante il battibecco, perché di battibecco si è trattato”.
“La vicenda ai miei occhi appare ancora più surreale – afferma Giordano – se penso che solo qualche ora fa, alla presenza del Presidente del consiglio comunale Sandro Fucito che ringrazio, con la consigliera ci siamo incontrati per chiarirci reciprocamente sulla dinamica e per smentire questa fantomatica aggressione. Incontro non spinto da una sollecitazione del sindaco ( come sostengono alcuni giornali) che sulla vicenda non ho mai sentito, ma dallo stesso presidente Fucito e finito con una stretta di mano. D’altra parte, considerato che erano presenti durante l’episodio giornalisti del Mattino e del Roma, non credete che se ci fosse stato una aggressione sarebbe uscita stamattina?
Invece si tratta dell’ennesima fake new e dalle fake news bisogna difendersi”. Infine, Giordano conclude con un post scriptum:
 “Nella nota la consigliera Matano stigmatizza anche il mio abbigliamento sostenendo che indossassi dei pantaloncini corti. Inutile dire che nonostante l’avvicinarsi dell’estate di San Martino essendo ottobre ieri indossavo jeans lunghi e giubbino”.

girobe

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