Caso Guerriero, Velardi spara a zero: “Se colpevole, moralmente merita la sedia elettrica”

Il neo sindaco di Marcianise sul consigliere Pd fermato con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso: “Chi agisce in quel modo, non può ricoprire pubblici uffici”

“La seconda giornata da sindaco e capisco che la strada a Marcianise è in salita. Comincio alle nove del mattino con le notizie di cronaca. Mi chiamano per dirmi che è stato bloccato dai carabinieri Raffaele Guerriero, consigliere comunale eletto nelle fila del Pd”. Così il neo sindaco di Marcianise, Antonello Velardi, inizia il suo diario su Facebook. E si capisce che non è un giorno qualunque, dopo il fermo di un consigliere della sua maggioranza, accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Ed è molto duro il commento del primo cittadino del Comune casertano. “Resto interdetto ma mi aiuta il mio lavoro di giornalista: sono abituato – scrive Velardi – a raccogliere brutte notizie, reagisco sempre tenendo a bada il cuore e facendo prevalere la ragione. Così faccio con Guerriero. Sul piano umano mi dispiace molto, su altri piani non ho un minimo dubbio: non giudico il profilo penale perché non sono un giudice, penso che dal punto di vista morale e politico Guerriero meriti la sedia elettrica se davvero ha fatto ciò di cui viene accusato; chi agisce in quel modo, non può ricoprire pubblici uffici. Questo è quanto penso, senza se e senza ma”. “Per il resto, che dire? Sono – aggiunge il sindaco – faccende interne al Pd, è il partito che se ne deve occupare e infatti se ne occupano esponenti autorevoli dei democrat con diverse dichiarazioni per tutta la mattinata”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest