Caserta, Tora e Piccilli: forse annullati i convegni primaverili a Villa Giovanna Hospital. Bufera giudiziaria sul piddino Francesco Mosillo presidente dei due eventi scientifici

Il Pm Alfredo Mattei che ha coordinato la maxi inchiesta “Welcome to Italy” ha chiesto 4 anni e 10 mesi per l’imprenditore molto attivo nel settore della sanità con laboratori e cliniche oltre che nel Lazio ed in Basilicata anche sul territorio casertano

Forse saranno annullati il Convegno Primaverile sulla Geriatria nelle RSA e il Convegno Interdisciplinare sulla Geriatria nel Futuro, i due eventi scientifici indetti rispettivamente il 24 e 25 maggio presso Villa Giovanna Hospital a Tora e Piccilli in provincia di Caserta.

Gli eventi sarebbero condizionati dalla maxi inchiesta della magistratura sulla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti denominata “Welcome to Italy” e dal processo in corso presso il Tribunale di Cassino. Lo scorso 8 maggio, il Pm Alfredo Mattei che ha coordinato la maxi inchiesta ricostruendo nei dettagli le circostanziate indagini e gli addebiti mossi alle tre cooperative sociali coinvolte, ha chiesto complessivamente 17 condanne. Tra le richieste di condanne, Mattei ha chiesto 4 anni e 10 mesi per Francesco Mosillo che dovrà presiedere i due convegni.

Mosillo è rampante, giovane imprenditore molto vicino al partito democratico, attivo nel settore della sanità, con laboratori e cliniche oltre che nel Lazio ed in Basilicata anche a in provincia di Caserta, in particolare Tora e Piccili e Presenzano: Aura Hospital, struttura del gruppo Sant’Anna che include Sant’Anna Casa di Cura, Villa Giovanna Hospital, Istituto San Francesco.

Francesco Mosillo

Stando ai soliti bene informati, molti relatori invitati all’evento avrebbero deciso di annullare la loro partecipazione per ragioni di opportunità.

Le indagini

Gli accertamenti investigativi svolti su delega della Procura di Cassino, sotto la direzione del Procuratore Capo Luciano d’Emmanuele e del Sostituto Procuratore Alfredo Mattei, hanno coinvolto numerosi Comuni delle provincie di Frosinone, Caserta, Isernia, Latina e Rieti. Nell’ambito delle indagini esperite, è stata acquisita copiosa documentazione contabile ed extracontabile che ha consentito di individuare numerosi comportamenti illeciti nella gestione dell’accoglienza dei rifugiati sia nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) che in quello dei Centri di Accoglienza Straordinari (CAS) gestiti dagli uffici delle Prefetture.

Chieste condanne per: Katia Risi (7 anni e 2 mesi), Paolo Aristipini (6 anni e 4 mesi), Massimiliano Murante (6 anni), Salvatore Maddonni (6 anni), Michele Murante (5 anni e 6 mesi), Bruno Scittarelli (5 anni),  Alessandro Pieroncini (4 anni), Francesco Mosillo (4 anni e 10 mesi), Lucio Secondino (4 anni e 10 mesi), Giuseppe Di Pilla (4 anni e 4 mesi), Dino Secondino (3 anni e 4 mesi), Modesto Della Rosa (3 anni e 4 mesi), Michele De Rosa (2 anni),  Luca Imondi (2 anni e 2 mesi), Martino Valiante (2 anni e 6 mesi), Giuseppe D’Errico (2 anni), Simone Di Nallo (1 anno e 6 mesi).  

Costituiti parte civile ci sono diversi comuni, tra cui Atina, Cassino, Santa Maria del Molise, ma anche l’Avvocatura dello Stato, le prefetture di Frosinone e Caserta e l’Agenzia delle Entrate. 

Luca Monteleoni

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