I due accusati di essere mandante ed esecutore del tentato omicidio maturato per riaffermare il controllo del traffico di droga: il giovane si salvò perché si inceppò la pistola

CASALNUOVO – Le indagini svolte dai militari dell’Arma, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia Partenopea, partirono da quel 3 Settembre 2014, quando in un agguato a Casalnuovo di Napoli rimase gravemente ferito il 20enne Giovanni Romano Gallucci. Il giovane era ritenuto dagli inquirenti elemento del clan Gallucci-Piscopo.  Oggi i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castello di Cisterna hanno arrestato il 21enne Emanuele Esposito e il 35enne Salvatore Rea, entrambi già agli arresti domiciliari e ritenuti affiliati al clan Veneruso, attivo fra Casalnuovo  e Volla. Sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli ed accusati di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco con l’aggravante delle finalità mafiose. Le indagini hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti: secondo gli investigatori sono, rispettivamente, esecutore e mandante del tentato omicidio. La vittima fu raggiunta sotto casa e ferito con diversi colpi di pistola e si salvò solo perché l’arma si inceppò. Gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito il movente, da ricercarsi nella volontà da parte del clan Veneruso di riaffermare il controllo del traffico di stupefacenti a Casalnuovo di Napoli.
Gli arrestati sono stati associati all’Istituto penitenziario di Secondigliano.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest