Le strategie di difesa e di prevenzione tornano d’attualità dopo lo sciame di microscosse nell’area flegrea.
Nella zona rossa del supervulcano dei Campi Flegrei, dove abitano 500 mila persone tra i quartieri flegrei di Napoli e i Comuni dell’hinterland flegreo-giuglianese, lo scenario di rischio vulcanico si mescola con quello sismico.
L’area è ampia quasi 90 chilometri quadrati, ha una densità abitativa media di 3700 abitanti per chilometro quadrato, è piena zeppa di scuole, case, ospedali, strutture ricettive.
Le strategie di difesa e di prevenzione tornano d’attualità dopo lo sciame di microscosse nell’area flegrea.
Le amministrazioni comunali di Napoli, Giugliano, Marano, Quarto, Bacoli e Monte di Procida non hanno ancora approntato un piano per sottoporre gli edifici pubblici e privati alla verifica della sicurezza sismica.
Qual è l’iter che dovrebbe essere seguito per la valutazione della vulnerabilità sismica? Analisi storico critica. Rilievo geometrico e strutturale. Caratterizzazione meccanica dei materiali. Definizione dei livelli di conoscenza e dei conseguenti fattori di confidenza. Valutazione delle azioni e analisi strutturale.
Scuole. Nella zona rossa che comprende i quartieri napoletani di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo, Vomero, Posillipo ci sono 53 circoli e plessi didattici, dalle primarie alle medie superiori, mentre nei Comuni di Pozzuoli, Giugliano, Marano, Quarto, Bacoli e Monte di Procida ci sono nel complesso 79 tra circoli e plessi scolastici dalle materne agli istituti superiori. Migliaia di studenti dai 4 ai 18 anni.
Consultando il Portale unico dei Dati della Scuola italiana emerge che il 40% degli edifici scolastici non si è adeguato agli ultimi aggiornamenti della legislazione antisismica.
Strutture costruite in una epoca in cui non era obbligatoria la progettazione antisismica . E spulciando l’elenco delle scuole napoletane presenti in zona rossa e progettate senza i parametri antisismici, si possono trovare la “Belvedere” al Vomero, la “Marechiaro” a Posillipo, la “Minniti” e la “Andrea Doria” a Fuoprigrotta, mentre a Pozzuoli in via Agnano-Pisciarelli, praticamente nel cuore della Solfatara, c’è la scuola “Artiaco-Pisciarelli”. Tutte scuole costruite senza la progettazione antisismica in zone a sismicità medio-alta. Stesso discorso per Bacoli, Giugliano, Monte di Procida, Quarto e Marano.
Ciro Crescentini