Campi Flegrei: scuole chiuse a Pozzuoli dopo    la scossa di stanotte. A Napoli rimangono aperte

Consultando il Portale unico dei Dati della Scuola italiana emerge che il 40% degli edifici scolastici non si è adeguato agli ultimi aggiornamenti della legislazione antisismica.

Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha emanato un’ordinanza che dispone la “sospensione delle attività didattiche per la giornata di oggi 27 settembre 2023 per le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado” dopo la scossa di magnitudo 4.2 registrata questa notte nell’area dei Campi Flegrei. A Napoli, invece, scuole aperte regolarmente. Strutture aperte regolarmente anche a Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, Pianura, quartieri che sono parte integrante dei Campi Flegrei. Ancora una volta il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi assume decisioni alquanto singolari. Sarebbe il caso, invece, di coordinarsi con i primi cittadini dei comuni flegrei per assumere iniziative comuni.

Nella zona rossa del supervulcano dei Campi Flegrei, dove abitano 500 mila persone tra i quartieri flegrei di Napoli e i Comuni dell’hinterland flegreo-giuglianese, lo scenario di rischio vulcanico si mescola con quello sismico.

L’area è ampia quasi 90 chilometri quadrati, ha una densità abitativa media di 3700 abitanti per chilometro quadrato, è piena zeppa di scuole, case, ospedali, strutture ricettive.

Le strategie di difesa e di prevenzione tornano d’attualità dopo lo sciame di microscosse nell’area flegrea.

Le amministrazioni comunali rientranti nel territorio flegreo dovrebbero approntare un piano per  sottoporre gli edifici pubblici e privati alla verifica della sicurezza sismica.

Qual è l’iter che dovrebbe essere seguito per la valutazione della vulnerabilità sismica? Analisi storico critica. Rilievo geometrico e strutturale. Caratterizzazione meccanica dei materiali. Definizione dei livelli di conoscenza e dei conseguenti fattori di confidenza. Valutazione delle azioni e analisi strutturale.

Scuole. Nella zona rossa che comprende i quartieri napoletani di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo, Vomero, Posillipo ci sono 53 circoli e plessi didattici, dalle primarie alle medie superiori, mentre nei Comuni di Pozzuoli, Giugliano, Marano, Quarto, Bacoli e Monte di Procida ci sono nel complesso 79 tra circoli e plessi scolastici dalle materne agli istituti superiori. Migliaia di studenti dai 4 ai 18 anni.

Consultando il Portale unico dei Dati della Scuola italiana emerge che il 40% degli edifici scolastici non si è adeguato agli ultimi aggiornamenti della legislazione antisismica. Strutture costruite in una epoca in cui non era obbligatoria la progettazione antisismica.

E spulciando l’elenco delle scuole napoletane presenti in zona rossa e progettate senza i parametri antisismici, si possono trovare la “Belvedere” al Vomero, la “Marechiaro” a Posillipo, la “Minniti” e la “Andrea Doria” a Fuoprigrotta, mentre a Pozzuoli in via Agnano-Pisciarelli, praticamente nel cuore della Solfatara, c’è la scuola “Artiaco-Pisciarelli”. Tutte scuole costruite senza la progettazione antisismica in zone a sismicità medio-alta. Stesso discorso per Bacoli, Giugliano, Monte di Procida, Quarto e Marano.

CiCre

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