Campania, le esternalizzazioni sono la rovina dei lavoratori: almeno 7mila licenziamenti

L’allarme dei sindacati: “Numeri impressionanti di ‘scatole cinesi” sul territorio”

Boom di ‘scatole cinesi’. In Campania oltre settemila esternalizzazioni, subappalti, cessioni di rami d’azienda e outsourcing di cui ben 2 mila a Napoli. Negli ultimi dieci anni, le ‘scatole cinesi’ hanno prodotto almeno settemila licenziamenti e oltre cinquemila precari. I dati emergono dalle inchieste promosse dai sindacati indipendenti di base. ‘Outsourcing’ è una parola inglese che appena la sentono i lavoratori, iniziano a tremare. Nel rampante capitalismo finanziario dell’ultimo decennio, quello che in sostanza ci ha condotto alle macerie di oggi. L’outsourcing, un sistema di organizzazione aziendale molto in voga. Il corrispondente italiano è “esternalizzazione”. Le aziende affidano servizi a società esterne. Spesso le società esterne vengono create apposta. I lavoratori che finiscono nelle società “esterne” sono più facili da licenziare perché hanno meno tutele. Le aziende che esternalizzano a società esterne hanno il vantaggio di continuare a controllare le attività, ma si liberano del fastidio di essere la controparte dei dipendenti. Il fenomeno dell’outsourcing è particolarmente in voga, tra le società che si contendono il mercato della telefonia mobile. La più importante di queste, la Telecom, negli ultimi otto anni ha ceduto 15 rami d’azienda e 2700 lavoratori, continuando però a controllare tutto tramite l’outsourcing. La società Vodafone ha fatto lo stesso con un migliaio di lavoratori creando la Comdata Care Srl, controllata a sua volta dalla Comdata Spa. Il mercato dei call center è tutto in outsourcing. Circa 2mila operatori napoletani, lavorano per multinazionali ma senza tutele, perchè il loro lavoro è “appaltato” a gruppi esterni. Si dilettano nell’outosourcing anche la Pirelli o la Fiat. Emblematico, il dramma che hanno vissuto i lavoratori del ramo dell’informatica dell’Eutelia. ‘Ceduti’ ad una società creata apposta dai vertici societari, la Agile, che ha a sua volta venduto a Omega. Si tratta di duemila persone di cui 120 che operavano Napoli. Lavoratori che non potranno più far valere i loro diritti nei confronti di quella che è sempre stata la loro azienda di riferimento, l’Eutelia. Le esternalizzazioni sono molto diffuse nelle amministrazioni pubbliche, imprese di pulizia e consorzi edili. Il lavoro viene separato dall’impresa. Le condizioni lavorative sono peggiorate dopo l’abrogazione della storica legge 1369 del 1960 e dalle modifiche dell’articolo 2112 del codice civile avvenute con l’attuazione della legge Biagi e del cosiddetto Jobs Act. La legge 1369 era un vero caposaldo normativo della tutela dei lavoratori. Sanciva un principio semplice e lineare: il datore di lavoro era colui che avesse effettivamente utilizzato le prestazioni lavorative. L’appalto, in altre parole, non poteva “contenere solo lavoro”, ma doveva contemplare, per esser legittimo, anche l’impiego di attrezzature, capitali, mezzi dell’appaltatore.

Ciro Crescentini

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