Campania, la lotta paga: il Centro Antimobbing non chiuderà

Il presidente Vincenzo De Luca e i vertici dell’Asl Napoli 1 accolgono l’appello lanciato dal nostro giornale. Dal 1 ottobre la struttura di eccellenza sanitaria sarà diretta da Dora Russo dirigente psichiatra

Il Centro Psicopatologia da Mobbing e Disadattamento Lavorativo dell’ ASL Napoli 1 Centro non chiuderà, hanno pagato la mobilitazione, l’articolo pubblicato da Il Desk.it https://www.ildesk.it/campania/centro-regionale-antimobbing-dellasl-napoli-1-verso-la-chiusura-un-appello-al-presidente-vincenzo-de-luca/ , l’interrogazione presentata dalla consigliera regionale Maria Muscarà, la mobilitazione sui social di attivisti e associazioni sociali o pagine social come la Consulta Popolare Salute e Sanità della Città di Napoli, Fuorigrotta Ieri, Oggi e Domani, le prime iniziative attivate dal Sindacato Generale di Base hanno prodotto un risultato significativo. Il presidente della giunta regionale Vincenzo De Luca e i vertici dell’Asl Napoli 1 hanno accolto l’appello. La struttura non rimarrà senza guida dopo il trasferimento a Salerno del Dottor Giovanni Nolfe, vincitore di concorso per direttore di struttura complessa. Dal prossimo 1 Ottobre, il Centro antimobbing sarà diretto dalla dottoressa Dora Russo, dirigente psichiatra che fino ad oggi ha avuto in carico decine di pazienti del Centro Salute Mentale di Chiaia-Posillipo-San Ferdinando. Non è stato chiarito, però, se la dottoressa Russo svolgerà entrambe le attività lavorative.

Dunque, continuerà ad operare un’eccellenza sanitaria, esempio tra i pochissimi nel territorio nazionale, opera la diagnosi, la cura (farmacologica e psicologica) e la valutazione medico-legale delle patologie psichiatriche lavoro-correlate (mobbing, burn-out, stress lavorativo, ingiustizia organizzativa, ecc.).


Sono stati quasi 500 i pazienti presi in carico nel 2023 (per oltre 1000 prestazioni complessive), quasi 50 nel solo bimestre gennaio-febbraio del 2024 le nuove richieste di cura.  Si tratta spesso di pazienti affetti da forme di depressione maggiore, disturbi Post-Traumatici, patologie da Stress Acuto: condizioni che necessitano di un processo di cura competente, regolare e continuo (nella struttura napoletana i pazienti vengono seguiti in media per almeno 6-9 mesi, ma non mancano i casi trattati per vari anni). Sono, quindi, numerosi gli invii operati dai centri di salute mentale e di medicina del lavoro di tutta la Campania (e il 10% dei pazienti proviene da altre regioni italiane, numeri evidentemente in controtendenza rispetto ai dati abituali).  

Il rischio di chiusura del centro di riferimento regionale appare ancora più paradossale considerando le iniziative della regione Campania, ovvero l’approvazione della legge regionale per la tutela della salute psicologica nei luoghi di lavoro e per la prevenzione dei fenomeni del mobbing e del disagio lavorativo, la numero 29 del 9 Ottobre 2017, per dare dare nuova linfa alle agenzie sanitarie che si occupano di quel complesso settore rappresentato dalla salute mentale nei luoghi di lavoro. La legge regionale prevede l’apertura di sportelli territoriali e la costituzione di un Osservatorio. Il centro clinico diretto dal Dott. Nolfe, parte integrante del Dipartimento di Salute Mentale, è sicuramente un modello di riferimento per gli altri centri clinici regionali per la cura della persona e, soprattutto, la cura psicologica.

Ciro Crescentini

L’INTERROGAZIONE CONSILIARE DELLA CONSIGLIERA MARIA MUSCARA’

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