Campania, la cricca che si arricchiva con i migranti:  aziende fittizie e false assunzioni. 54 misure cautelari

Si pagavano 2mila euro per ogni nulla osta e visto rilasciato e per ogni fittizio contratto di lavoro firmato ulteriori 2mila euro

Brillante operazione della Guardia di Finanza e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Salerno su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno. Dalle prime ore di questa mattina eseguita nelle province di Salerno, Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Cosenza, Sassari, L’Aquila e Pesaro-Urbino, un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere e domiciliare nonché di divieto di esercizio dall’attività professionale emessa dal GIP del Tribunale di Salerno nei confronti di 47 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina, riciclaggio ed utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.


Contestualmente eseguito un provvedimento di fermo di indiziati di reato nei confronti di 7 indagati per la violazione delle disposizioni contro l’immigrazione clandestina. Entrambi i provvedimenti sono collegati all’illecito utilizzo del cosiddetto click day legato al Decreto Flussi, a far data dal 2020.

 Emerse circa 2.500 istanze di ingresso di cittadini extracomunitari basate su dati inesistenti o falsificati nell’uso del ‘click day’. Agli atti dell’indagine anche il ‘tariffario’ utilizzato dall’organizzazione: ogni immigrato avrebbe corrisposto mille euro per ciascuna istanza inoltrata; si pagavano poi 2mila euro per ogni nulla osta e visto rilasciato, ed, infine, eventualmente per ogni fittizio contratto di lavoro firmato ulteriori 2mila euro.


Un sistema articolato che comprendeva imprenditori, professionisti, e malavitosi, alcuni dei quali vicini alla camorra. Le indagini, coordinate dalla Dda di Salerno, sono state svolte dalla compagnia di Battipaglia della Guardia di Finanza.

Ai 47 indagati sono state notificate misure cautelari (13 in carcere, 24 ai domiciliari, 10 interdizioni per un anno da attività imprenditoriali e professionali) con le accuse, a vario titolo, di immigrazione clandestina, riciclaggio, autoriciclaggio, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Sono stati sequestrati beni per 6 milioni di euro, provento dell’attività illecita; nel corso delle perquisizioni sono stati trovati nella disponibilità degli indagati circa 300mila euro in contanti nonché un libro mastro delle operazioni fittizie.


Contemporaneamente gli investigatori del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Reparto Operativo di Roma e Gruppo di Napoli – e del Gruppo Guardia di Finanza di Salerno hanno eseguito un fermo nei confronti di ulteriori 7 indagati sempre per violazioni inerenti l’immigrazione clandestina, emerse dalla prima inchiesta. Il sistema illecito prevedeva la costituzione di società ad hoc oppure l’uso fraudolento della identità digitale di imprenditori ignari, da parte di una rete composta da imprenditori, addetti ai patronati e liberi professionisti che curava a pagamento l’iter della pratica attestando finte offerte di lavoro agli immigrati. Infine un gruppo di malavitosi, alcuni già condannati per l’appartenenza al clan camorristico dei Cesarano, riciclava gli ingenti proventi dell’attività illecita

E’ emerso un fenomeno dai confini non ancora ben definiti ma sicuramente amplissimi. Il provvedimento eseguito nella giornata di oggi costituisce l’esito di una minima parte delle attività in corso da parte della Procura di Salerno sul tema. Lavoreremo ancora e approfondiremo anche le parti non ancora emerse” – ha sottolineato il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli, in merito all’inchiesta.


Secondo Borrelli “le criticità principali riguardano innanzitutto il fatto che i tempi di definizione delle pratiche non consentono controlli sulla documentazione che viene presentata a sostegno della domanda di visto. Peraltro, recenti modifiche normative prevedono addirittura la possibilità di asseverare da parte di professionisti la sussistenza di questi requisiti con evidenti possibilità di frodi. A questo, si aggiunga che le domande di visto possono essere inserite non solo dal soggetto che ha necessità dell’assunzione del lavoratore, ma anche per conto terzi e peraltro senza alcun limite alle domande inseribili per conto terzi, il che evidentemente presta il fianco ad inserimenti fraudolenti”.

 Le indagini della procura di Salerno su irregolarità nel click day per i migranti “erano già in atto da qualche tempo” ma “si sono avvalse del coordinamento del procuratore nazionale antimafia per la loro accelerazione”, dopo l’esposto presentato alla procura nazionale un mese fa dalla premier Giorgia Meloni – ha concluso il procuratore di Salerno, Giuseppe Borrelli.

INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE DELLA CUSTODIA IN CARCERE

1) CAMPESE Gaetano Antonio nato a Policoro il 28.4.1971, indagato per i reati di cui agli arti. 416 commi 1, 2, 5 e 6 cp e 12 co 3bis D. Lvo 286/98;

2) CASCONE Catello nato a Castellammare di Stabia il 30.4.1998, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 648ter, 61bis cp. 2 e 8 D. Lgs 74/2000;

3) CASCONE Ferdinando nato a Vico Equense il 16.9.1969, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 648bis cp;

4) CAVALIERE Francesco nato a Cassano all’Ionio 1’8.2.1986, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D. Lvo 286/98;

5) CHIRUZZI Pasquale nato a Pisticci il 20.3.1981, indagato per i reati di cui previsti agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

6) FILOMENO Giuseppe nato a Policoro il 7.5.1967, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

7) FUCILE Luca, nato a Pedace il 14.11.1974 indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

8) LAROCCA Pasquale, nato a Policoro il 15.4.1968 per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

9) RONDINELLI Vincenzo nato a Calvera il 5.4.1965 per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp., 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

10) TRALLI Vito nato a Tricarico il 16.9.1980, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

11) VALLUZZI Rocco nato a Montescaglioso il 29.8.1955, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp., 12 co 3bis D.Lvo 286/98, nonché per gli artt. 648ter cp, 8 D.Lgs 74/2000;

12) VICECONTE Stefano nato a Maratea il 15.1.1966, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98;

13) VIOLA Decimo nato a Policoro il 13.11.1978, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lvo 286/98, nonché 648ter cp ed 8 D.Lgs 74/2000;

INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE PERSONALE DEGLI ARRESTI DOMICILIARI

1) AHMAD Nawaz nato in Pakistan 1’1.6.1996, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp,

2) AMIN Ahsan nato in Pakistan il 6.3.1974, indagato per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

3) APICELLA Rita nata a Castellammare di Stabia il 22.8.1993, indagata per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

4) BATTIPAGLIA Alfonso nato a San Valentino Torio il 25.10.1950, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;

5) BENSABAH Abderrahim nato in Marocco il 20.5.1982, indagato per i reati di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

6) CAPONE Gerardo Gaetano nato in Australia il 16.11.1970, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp, 2 D.Lgs 74/2000;

7) CATANIA Ciro nato a Castellammare di Stabia 1’1.8.1996, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

8) CATANIA Vincenzo nato Castellammare di Stabia il 8.12.1972, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

9) CORRENTE Marco nato a Capua il 24.2.1986, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

10) D’ELIA Raffaele nato a Castrovillari il 19.7.1999, indagato per il reato previsto dall’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

11) DE IULIO Guglielmo nato a Castellammare di Stabia il 9.9.1972, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;

13) DIBERNARDI Francesco Roberto nato a Ruvo di Puglia il 5.6.1992, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

14) DRIDI Hatem nato in Tunisia l’8.6.1982, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

15) FILETTI Antimo nato a Castellammare di Stabia il 27.12.1977, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

16) GIUGLIANO Angelo, nato 1’11.12.1981 a Vico Equense, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

17) MINIACI Antonio nato a Trebisacce il 26.12.1960, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

18) NADI Mustapha, nato in Marocco il 4.2.1976, indagato per i reati previsti e puniti dagli arti. 416, commi 1, 2, 5 e 6 C.P., art. 3 Legge 146 del 2003;

19) RUGGIERO Raimondo nato a Nocera Inferiore il 25.3.1983, indagato, per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

20) SOLIMENE Francesco nato a Castellammare di Stabia il 23.3.1984, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

21) SOLIMENE Gennaro nato a Castellammare di Stabia il 28.7.1960, indagato per il reato di cui all’art 648bis cp;

22) SPINELLI Cinzia nata a Pompei il 2.9.1970, indagata per i reati di cui agli artt. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp nonché per artt. 648bis cp ed 8 D.Lgs 74/2000;

23) VERGATI Teresa nata a San Valentino Torio il 28.8.1952, indagata per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000.

INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE DEL DIVIETO DI ESERCITARE DETERMINATE ATTIVITÀ PROFESSIONALI O IMPRENDITORIALI PER LA DURATA DI MESI 12

1) APICELLA Gioacchino nato a Castellammare di Stabia il 16.5.1996, indagato per il reato di cui all’art. 648bis cp.;

2) BENEVENTO Umberto nato a Nocera Superiore il 20.11.1979, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

4) CRISPO Sabato nato a San Valentino Torio il 16.7.1972, indagato per i reati di cui agli artt. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

5) DE IULIO Vittorio nato a Castellammare di Stabia il 24.4.2000, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

6) DE MARCO Mariella nata a Castrovillari il 25.5.1993, indagata per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

7) DI MARTINO Luisa nata a Castellammare di Stabia il 30.10.1976, indagata per il reato di cui all’art. 2 D.Lgs 74/2000;

8) FILETTI Alberto nato a Pompei il 4.10.1971, indagato per i reati di cui agli arti. 648bis cp e 2 D.Lgs 74/2000;

9) GIORGI Francesco Alex nato a Pisticcil’11.7.1988, indagato per il reato di cui all’art. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp;

10) PALDINO Angelina nata a Corigliano Calabro il 25.11.1970, indagata per i reati di cui agli arti. 416, commi 1, 2, 5 e 6 cp, 12 co 3bis D.Lgvo 286/98 nonché 648ter cp ed 8 D.Lgs 74/2000

INDAGATI SOTTOPOSTI A FERMO DI INDIZIATI DI REATO

1) NAPPI Raffaele nato ad Angri 1’1.9.1961, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;

2) NAPPI Armando, nato a Battipaglia il 2.2.1993, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;

3) CEMBALO Gerardo nato ad Eboli il 29.8.1973, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98

4) CHIRICO Maria nata ad Agropoli 1’11.10.1973, indagata per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;

5) OUTALBI Nadia nata in Marocco, il 25.1.1975, indagata per il reato di cui all’art. 12 del D.Lgvo 286/98;

6) MOHAMED Bilger nato in Bangladesh, il 19.6.1981, indagato per il reato di cui all’art. 12 del D.Lvo 286/98;

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