Campania, il governatore De Luca: “i partiti sono diventati dei gusci vuoti. Il 90% dei parlamentari non rappresenta niente”

Il presidente regionale è intervenuto alla presentazione del libro di Gianni Pittella “il garofano e la conchiglia”

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca a tutto campo oggi alla presentazione presentazione del libro di Gianni Pittella “Il garofano e la conchiglia” al Circolo Canottieri di Napoli. De Luca si è soffermato sul ruolo dei partiti, la partecipazione democratico, la figura storica di Bettino Craxi, l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

“I partiti hanno perso quello che c’era tanti anni fa, l’anima: sono diventati dei gusci vuoti, occupati da persone che hanno capito di non dover lavorare ma che devono creare selezioni interne” – ha detto De Luca, sottolineando come la politica di oggi “non sia legata alle cose fatte sul territorio, ma solo alle correnti”. “Il rapporto dei giovani con i partiti politici – ha sottolineato – non è più sulle idee ma sull’avere un rapporto con chi ti chiede di essere il suo portaborse, perché oggi non c’è condivisione di idee ma di tribù di correnti”.

E ancora: “La democrazia è rappresentanza, ma oggi in Italia abbiamo rappresentanti che non rappresentano niente. Il 90% dei parlamentari non rappresenta niente, questo vuol dire che la democrazia si sta chiudendo in maniera autoreferenziale, in un piccolo potere fatto di grande e immensa finzione”.

De Luca ha parlato anche della figura storica del leader socialista, Bettino Craxi. “Ho visto qualche immagine del film Hammamet, l’ho trovato molto bello e interpretato in maniera straordinaria da Favino. E ho avuto quasi un moto di rabbia rispetto alla personalità politica di chi appare davvero un gigante rispetto ai miserabili che popolano il mondo della politica di oggi”. Il governatore ha commentato il recente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. “Abbiamo visto le immagini dell’insediamento di Trump, lasciamo perdere gli elementi di folklore, chi salta e chi suona, sono gli Usa e questo non meraviglia. Ma quello che porta Trump è la fine di un’epoca che si è costruita nel mondo dopo la II Guerra Mondiale e la Grande Crisi. Così salta la democrazia in occidente“.

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