La componente del cerchio magico del ministro degli esteri punta ad accreditarsi con De Luca
La capogruppo regionale del M5S, Valeria Ciarambino avrebbe fretta di governare insieme al governatore della Campania Vincenzo De Luca e occupare la poltrona di assessore. Un obiettivo che intenderebbe raggiungere ad ogni costo preoccupandosi, in primis, di accreditarsi con lo “Sceriffo” come persona “affidabile” soprattutto nella “gestione”.
Non sono un caso i silenzi di Valeria sulla scandalosa vicenda della nave di rifiuti partita dalla Campania bloccata da mesi nel porto tunisino, oggetto di un’inchiesta della magistratura o la decisione di cancellare la commissione sulla Terra dei Fuochi. Silenzi finalizzati a stemperare e spegnere qualsiasi forma di tensione, o conflitto e mantenere gli equilibri politici con il governatore. E non solo. La consigliera Ciarambino, insieme ai parlamentari M5s Alessandro Amitrano, Gilda Sportiello e alcuni consiglieri di municipalità ha partecipato attivamente tutte le riunioni promosse nel capoluogo partenopeo per notificare l’accordo stipulato a Roma da Di Maio, Conte e Letta che sanciva la candidatura di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli.
Valeria Ciarambino, la “Pomigliano Boys”, la studentessa del liceo classico Imbriani di Pomigliano D’Arco, lo stesso istituto dove si è diplomato l’attuale ministro degli esteri, tra qualche mese dovrebbe essere premiata per la funzionalità dimostrata, la tutela del solito e immancabile “interesse generale”: una poltrona di assessore nel governo di Palazzo Santa Lucia.
Negli ultimi giorni la fortunata e miracolata componente del cerchio magico di Di Maio ha diffuso locandine e spot pubblicitari sui Social per esaltare e pubblicizzare, incensare le sue gesta e attività, comprese le passeggiate con il marito. Le locandine e gli spot sembra che rientrano nella voce “spese di comunicazione”, ovviamente tutte a carico dei cittadini contribuenti.
Non sono mancate le dichiarazioni della consigliera regionale che difendono il cosiddetto “Patto per Napoli” definito un “pacco” dalla stragrande maggioranza dei militanti e attivisti napoletani. “Bisogna governare con tutte le componenti politiche non polemizzare” – ha affermato la componente del cerchio magico di Di Maio rivolgendosi ai pentastellati ribelli che lottano e difendono la storia e la dignità del Movimento contro gli accordi consociativi pattuiti con il partito democratico. Militanti ribelli traditi dagli arrampicatori sociali e opportunisti che hanno realizzato una sorta di occupazione militare del Movimento per conquistare poltrone, elevazione sociale e status.
Dunque, la Ciarambino, componente del cerchio magico di Di Maio è destinata sicuramente a fare carriera come quella parte consistente di pentastellati baciati dalla fortuna, miracolati dell’antipolitica.
Valeria Ciarambimo è la vincitrice di una sorta di “terno al lotto”. Una vincitrice che ha sbandierato ai quattro venti un curriculum che riporta tantissime “eccellenze” acquisite sul campo, tra cui un evento molto particolare: il salvataggio di un capitone qualche ora prima di un cenone natalizio e averlo allevato in una bacinella per mesi. Anche il marito della Ciarambino, dicono alcuni attivisti infuriati, è stato assunto come assistente al Parlamento europeo dalla capolista voluta da Di Maio, Chiara Gemma. Il familismo impera nel Movimento 5 Stelle. La tensione etica? Un optional.
Ciro Crescentini