Camorra, l’allarme del pm Maresca: “I Casalesi non sono sconfitti”

Il magistrato che coordinò la cattura del capoclan Zagaria: “La mafia è violenta e ancora più pericolosa quando non spara, significa che amministra bene gli affari e non ci sono scontri tra le varie anime dei gruppi”

“I Casalesi non sono finiti”. Torna a lanciare l’allarme Catello Maresca, pm della dda di Napoli, da anni impegnato nelle indagini sulla criminalità organizzata del Casertano. “La vera mafia si è fatta impresa e non utilizza quasi più la violenza ma la collusione i rapporti corruttivi, utilizzando i fiumi di soldi accumulati – spiega il magistrato a margine del Forum Internazionale sull’economia dei rifiuti organizzato dal consorzio Polieco a Ischia -. La tendenza a considerare sconfitti i casalesi fa parte del gioco che le mafie favoriscono.  La mafia è violenta e ancora più pericolosa quando non spara, significa che amministra bene gli affari e non ci sono scontri tra le varie anime dei gruppi”. Maresca, che coordinò la cattura del capoclan Michele Zagaria, ammonisce: “In questo momento dobbiamo essere più incisivi, è un errore pensare che sia sconfitto un clan così potente, vado contro i miei interessi perché perché mi piacerebbe essere considerato uno dei pm che l’ha sconfitto definitivamente”. Il magistrato aggiunge: “Gli abbiamo dato colpi importanti, però bisogna continuare a combattere. Ed è una forma di indagine più complicata quella legata ai patrimoni”.

Gianmaria Roberti

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest