Camorra, catturato il latitante Cirillo: era tra i 100 più pericolosi

Il 28enne ricercato da 5 anni, è ritenuto affiliato al clan Polverino per il quale si occuperebbe dell’importazione di hashish. Preso in una villetta in Irpinia, nel nascondiglio un angolo boxe con sacco e guantoni

Era latitante da 5 anni, quando è sfuggito a due ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacente. In manette è finito Guglielmo Cirillo, un 28enne di Marano di Napoli ritenuto affiliato al clan camorristico del clan Polverino, inserito nell’elenco dei 100 ricercati più pericolosi. Si nascondeva in un’insospettabile villetta di Domicella, in Irpinia. Ma i carabinieri della sezione catturandi del nucleo investigativo di Napoli lo hanno individuato e catturato. Secondo gli investigatori si occupava per conto del clan, dell’importazione di hashish dalla Spagna e dal Marocco, contrattando i prezzi e gestendo l’ingresso in Italia delle partite. La prima ordinanza che pendeva su di lui fu emessa il 4 giugno 2013 dal gip di Napoli e vedeva Cirillo indagato insieme ad altri 16 soggetti; gli sviluppi della stessa indagine portarono poi all’emissione della seconda ordinanza, che tra gli indagati vedeva il nome dell’arrestato e altri 54 personaggi. Nel frattempo il processo è andato avanti e Cirillo è stato condannato in contumacia a 11 anni, in primo grado, per associazione di tipo mafioso e traffico di stupefacenti.. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’appartamento per catturarlo, Cirillo stava pranzando con riso e fagioli, e non ha accennato resistenza. Durante la perquisizione nel nascondiglio è stato scoperto un angolo boxe con sacco e guantoni.

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