Il manager in primo grado era stato condannato ad un anno e dieci mesi di reclusione, a causa di una gara d’appalto Per i giudici di secondo grado “il fatto non sussiste”
In primo grado era stato condannato ad un anno e dieci mesi di reclusione, per l’accusa di turbata libertà di scelta del contraente negli appalti pubblici con l’aggravante mafiosa. Ma oggi la prima sezione della Corte di Appello di Napoli ha assolto con formula piena l’ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, Francesco Bottino. La formula assolutoria: perché il fatto non sussiste. Bottino era accusato di aver favorito il clan Zagaria. Secondo la Dda di Napoli, avrebbe prorogato in modo illegittimo, con propria determina, l’affidamento per la gestione di 26 distributori automatici di cibi e bevande. Ma i giudici hanno accolto la tesi dei difensori dell’imputato, Virgilio Marino e Francesco Carotenuto, per i quali l’atto del manager si limitava ad anticipare la scadenza naturale del contratto, e a disporre che la ditta concessionaria pagasse il dovuto. Nell’ambito dell’inchiesta, Bottino era finito agli arresti domiciliari, revocati dal Gip nell’interrogatorio di garanzia.