La 54enne Vincenza Cimitile ferita con un coltello in varie parti del corpo, ha tentato di scappare dalla furia del congiunto, ma è morta sulle scale. A chiamare la polizia proprio l’uomo, in cura in un centro di salute mentale
I fatti sono avvenuti all’interno dell’appartamento in via Roberto Rossellini al civico 7, a Brusciano, dove i due vivevano. Una donna è stata uccisa a coltellate, il fratello ha chiamato il 113, confessando l’omicidio. Nella ricostruzione, la 54enne Vincenza Cimitile, ferita con un coltello da cucina in varie parti del corpo, ha tentato di scappare dalla furia del fratello Sebastiano, ma è morta sulle scale del quinto piano. L’omicidio è avvenuto questa mattina intorno alle 11. Sebastiano Cimitile, 55enne in cura presso il locale centro di salute mentale, ha quindi telefonato alla polizia. Una volta sul posto, gli agenti del Commissariato di Acerra hanno allertato il 118, ma i sanitari hanno potuto solo constatare il decesso. Dal primo esame sulla salma sono state riscontrate numerose ferite d’arma da taglio. Intanto l’uomo si è barricato in casa e i poliziotti hanno dovuto mediare per diversi minuti per convincerlo ad aprire la porta. In quel momento, l’omicida aveva ancora un coltello tra le mani e lo brandiva anche contro di loro. Con calma gli agenti sono riusciti a tranquillizzarlo e ad intervenire, evitando che la situazione peggiorasse. Nell’abitazione sono state rinvenute diverse macchie ematiche. Il 55enne è stato portato in commissariato dove è stato ascoltato dal magistrato della procura di Nola che sta coordinando le indagini. Da quanto si apprende, la vittima viveva con il fratello da alcuni anni, dopo aver divorziato, cercando di accudirlo. Già ieri sera le urla provenienti dall’appartamento erano state sentite da tutti i vicini. Questa mattina l’epilogo drammatico.