Bellizzi: estorsione e minacce ad un farmacista in manette i fratelli Bisogni

Ai domiciliari anche il nipote Aldo Antonio. Tutti accusati di estorsione aggravata dal metodo mafioso

Tre persone in manette, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Stamattina i carabinieri della compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, nei confronti di Enrico Bisogni di 50 anni, attualmente detenuto e ritenuto a capo, insieme al fratello gemello Sergio, dell’organizzazione cammoristica “Pecoraro – Renna”, da anni attivo nei territorio della Piana del Sele e dei Picentini. In manette anche il fratello minore Michele di 44 anni, che dopo le formalità di rito è stato trasferito presso il carcere di Fuorni, e il nipote Aldo Antonio Bisogni di 30 anni, figlio di un quarto fratello dei Bisogni, per il quale sono stati disposi gli arresti domiciliari. I tre sono indagati di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di una farmacia di Bellizzi e ai danni del suo collaboratore. Il provvedimento arriva al termine di una serie di indagini fatte dai carabinieri di Battipaglia che da tempo monitoravano l’operatività del clan cammoristico nel territorio della Piana del Sele e dei Picentini. Queste indagini hanno portato gli inquirenti ad appurare che dal carcere dove si trova detenuto, Enrico Bisogni, dava disposizioni al fratello e al nipote, finalizzate all’assunzione presso la farmacia di Bellizzi di altri due nipoti, il 18enne figlio di Sergio ed il 28enne figlio di Gaetano. Il titolare della farmacia però è riuscito a guadagnare tempo trovando ogni volta una serie di scuse.

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