Ballottaggio Arzano, Esposito respinge gli attacchi del Pd: “Da loro metodi del passato”

Clima di tensione nella cittadina nell’ultima settimana di campagna elettorale

La campagna per il ballottaggio, l’elezione del nuovo sindaco di Arzano rischia di trasformarsi in rissa. Tanta tensione che rischia di degenerare nell’ultima settimana che separa dalle elezioni. Continuano gli attacchi e insulti anche personali alla Fiorella Esposito, candidata della lista ‘Uniti con Fiorella’, sostenuta da Arzano Bene Comune e dal movimento DemA. Un pessimo clima di tensione e tanto nervosismo. Un clima particolare, alimentato da alcuni siti online vicini al partito democratico e dai sostenitori al candidato Gennaro De Mare, ex vicesindaco. Tante le azioni per impedire una discussione, un dibattito vero sui problemi che attanagliano il comune a Nord di Napoli. Fiorella Esposito, ex sindacalista della Cgil, un riferimento riconosciuto e apprezzato di tantissimi lavoratori del settore scuola e di tantissimi studenti non usa giri di parole “Per il ballottaggio stiamo raddoppiando i nostri sforzi per spiegare ai cittadini che solo con noi si cambia davvero – sottolinea Fiorella Esposito – Lo facciamo senza promettere assessorati e incarichi, tantomeno senza apparentamenti o campagne acquisti. Lo facciamo parlando ai cittadini delle cose che vogliamo fare, a partire dalla decisa lotta a qualsiasi forma di opacità gestionale e soggezione alla malavita. Noi non siamo inseguiti, non abbiamo nulla da nascondere, non abbiamo paura. Abbiamo la forza di chi non ha alcun elemento di compromissione”. E a quanto pare vengono banalizzate e infangate anche iniziative importanti come la gestione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata e la distribuzione gratuita della frutta provenienti terre confiscate. “Pesche no, pacchi spese si? – commenta Fiorella postando su Facebook – Noi continueremo a sostenere le realtà che lavorano sui beni sottratti alla criminalità organizzata. Saremo nelle strade per promuovere e distribuire la frutta che proviene da terre confiscate alla camorra”.

Ciro Crescentini

(Foto Fiorella Esposito/Fb)

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