Dopo l’incendio, gli attivisti di Bancarotta diffondono i loro timori: “Questo è un messaggio a chi porta avanti lotte sociali”

NAPOLI – Ieri serpeggiavano sospetti, oggi è già tempo di certezze. Il rogo all’interno del centro sociale Bancarotta è una “intimidazione a chi si oppone al commissariamento”. Il giorno dopo gli attivisti parlano fuori ai cancelli sbarrati dell’edificio nel quartiere Bagnoli, terreno di scontro tra movimenti e governo, prossimo a calare un commissario nell’ex area Italsider. “Qualcuno sta cercando di mandarci un messaggio – affermano – ma noi lo rispediamo al mittente, sicuri che le lotte sociali non si fermano davanti a questi atti infami, ma anzi ne escono rinforzate, ancora più convinte di stare dalla parte giusta”. L’origine dolosa dell’incendio, ormai certa, rafforza le convinzioni di chi lotta da mesi credendo che un’altra Bagnoli è possibile. Un’altra strada è percorribile, schivando le mire di speculatori e colate di cemento, e invocando il diritto alla casa, al lavoro e alle bonifiche. Una battaglia che ha visto anche lo sgombero del centro sociale.
“L’incendio di ieri – spiegano gli attivisti – non è altro che l’ultima scintilla di un fuoco che devasta quest’area da 20 anni. La politica criminale e clientelare di centro destra e centro sinistra, insieme alla Magistratura, ha permesso che anche l’unico luogo bonificato, almeno socialmente, quale era Bancarotta, fosse lasciato all’incuria, senza un minimo di sorveglianza, in nome di indagini rivelatesi fortemente inconcludenti”.
“Eppure – aggiungono – tutti comprendono l’entità della partita che si giocherà con la riqualificazione dell’area ex-Italsider, e tutti, Pm compreso, sanno anche che Bancarotta era diventata un punto di riferimento per quelli che intendevano difendere con i propri corpi il futuro di Bagnoli dall’ennesimo tentativo di speculazione”. E “dunque un chiaro atto di intimidazione ai movimenti, a pochi giorni dall’annuncio della nomina del commissario”. A Bagnoli il cielo è tornato rosso fuoco, come nei giorni degli scontri operai del remoto passato, e anche dei misteri di Città della scienza.

(Foto Bancarotta)

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