Bagnoli: dopo la bocciatura del Tar, il Comune ricorre al Consiglio di Stato

L’istanza era stata presentata contro la decisione del consiglio dei ministri di commissariare l’ex area industriale

Il Tar della Campania, con la sentenza n 1471, ha respinto il ricorso presentato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, contro la nomina del commissario per la bonifica di Bagnoli.

L’Avvocatura comunale, costituita nel relativo giudizio con gli avvocati Ferrari, Pulcini, Andreottola e Crimaldi, nell’esaminare le motivazioni addotte dal Tribunale, ritiene che esse non siano condivisibili e dunque debbano essere sottoposte al vaglio del Consiglio di Stato.

In particolare, i legali del Comune ritengono che il motivo di incostituzionalità afferente all’utilizzo della decretazione d’urgenza, che, nel ricorso, era ampiamente sviluppato con il richiamo a molteplici precedenti della Corte costituzionale, è stato respinto sulla base di un richiamo al degrado ambientale di Bagnoli, che era un dato insufficiente a ritenere necessaria la decretazione di urgenza, tenuto conto che sull’inquinamento ambientale sussiste una competenza ordinaria dell’Amministrazione statale che si protrae da decenni.

Gran parte delle motivazioni del TAR sono dedicate alla riscrittura parziale del comma 12 della legge sospettata di incostituzionalità, che ha eliminato ogni riferimento alla società di scopo costituita dal Soggetto Attuatore Invitalia e aperta al capitale privato, dei proprietari dei fondi limitrofi a Bagnoli.

Il Tar ha ritenuto che tale modifica normativa rendesse improcedibili le critiche relative alla violazione dei principi di sussidiarietà stabiliti in Costituzione. Sul punto, rileva l’Avvocatura che il motivo sviluppato nel ricorso trascendeva la questione della società di scopo e si appuntava sulla mancanza di motivazione, nel decreto legge e nella legge di conversione, delle ragioni per le quali si cancellavano le prerogative del Comune in materia urbanistica.

Anche il motivo di ricorso relativo alla esautorazione della procedura fallimentare è stato ritenuto improcedibile, per la modifica introdotta dal Decreto “milleproroghe” del febbraio 2016.

In realtà, secondo l’Avvocatura, tale modifica non comporta per i creditori fallimentari alcuna certezza in merito ai tempi di realizzazione ed alle modalità del loro credito, indipendentemente dalla modifica.

In definitiva, il Tar ritiene che, in base alla modifica normativa, si dovessero proporre dei motivi aggiunti, per contestare l’eventuale incostituzionalità anche della disciplina sopravvenuta. Tuttavia, poiché la riscrittura normativa non ha completamente sostituito le disposizioni sospettate di incostituzionalità, ad avviso dell’Avvocatura, il Tar avrebbe potuto comunque pronunciarsi sulle questioni ulteriori prospettate.

Il Sindaco Luigi de Magistris ha commentato la sentenza del TAR sottolineando che “ c’è stato bisogno di una modifica legislativa straordinaria a mezzo del veicolo “milleproroghe” poco prima della discussione dinanzi al TAR per contestare la fondatezza di quella che la nostra Avvocatura aveva ritenuto un perverso intreccio tra capitali privati ed intervento pubblico. E’ questo è già un risultato davvero importante che da solo dà la cifra della giustezza delle nostre azioni messe in campo a tutela di un irrinunciabile bene collettivo.

Di certo, comunque, l’azione del Comune e della Città non si fermerà di fronte a questo pronunciamento del Tribunale Amministrativo ma proseguirà davanti al Consiglio di Stato che potrà e dovrà riesaminare l’esproprio di democrazia rappresentativa compiuto ai danni della città e del suo organo elettivo, il Consiglio Comunale, oggi di fatto privato della possibilità di tutelare le scelte urbanistiche su Bagnoli e sulla zona occidentale della Città.

Difendiamo la città, sblocchiamo noi Bagnoli, la liberiamo dagli interessi speculativi e vinceremo alla fine questa battaglia.”

DE VINCENTI – SENTENZA TAR FA GIUSTIZIA – “La sentenza del Tar fa giustizia del pretestuoso ricorso del Sindaco De Magistris”. Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti commenta la bocciatura dell’istanza presentata dal primo cittadino di Napoli contro la decisione del Governo di procedere, per il rilancio dell’area ex Italsider, con la Cabina di Regia e il Commissario straordinario. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti. “Cabina di regia, Commissario e Invitalia- prosegue De Vincenti- non hanno mai smesso di lavorare per ridare a Bagnoli un futuro corrispondente alle speranze dei suoi cittadini. Il Sindaco che, pur essendo stato sempre invitato, finora non ha partecipato- come sarebbe stato suo dovere- ai lavori della Cabina di regia, prenda atto che è quello il luogo istituzionalmente deputato a definire la strategia per il risanamento e la riqualificazione di Bagnoli”.

LE MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA DEL TAR – Il degrado di Bagnoli “persiste da tempo immemorabile” e la situazione “non è migliorata nonostante plurimi interventi della autorità competenti in via ordinaria e, persino, di quelle istituite per affrontare l’emergenza. Non è necessario qui ricordare tutti i tentativi di risanamento del sito non andati a buon fine”. E’ quanto scrivono i magistrati della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale della Campania nella sentenza con la quale hanno respinto il ricorso del Comune di Napoli contro la nomina del commissario per Bagnoli ritenendo l’intervento, previsto dal decreto legge 133 del 2014 “necessario e urgente”.

“In tale contesto, l’adozione del decreto legge 133 del 2014 nell’ambito del quale il governo ha preso atto del persistere della condizione di grave inquinamento ambientale e dei connessi rischi per la salute pubblica, provvedendo di conseguenza – si legge ancora nella sentenza pubblicata oggi – non si può ritenere intervento evidentemente o palesemente non necessario e non urgente”.

TAR: IL COMUNE NON E’ ESCLUSO – Non si può affermare che il decreto legge “obliteri il ruolo del Comune nella complessiva predisposizione dei programmi di bonifica e recupero”. E’ quanto scrivono i magistrati della prima sezione del Tribunale amministrativo della Campania nella sentenza con la quale hanno respinto il ricorso del Comune di Napoli contro il commissariamento per le bonifiche dell’ex area industriale della zona occidentale. I magistrati, infatti, osservano che “il comma 13 dell’art.33” inserisce “a pieno titolo, il Comune di Napoli nella ‘cabina di regia’, destinata a definire gli indirizzi strategici per il risanamento ambientale e la rigenerazione urbana”. Inoltre, scrivono ancora i giudici del Tar si prevede espressamente “che il soggetto attuatore acquisisca le proposte del Comune di Napoli nella fase di predisposizione del programma di risanamento e rigenerazione urbana, riconoscendo al Comune un qualificato ruolo consultivo nell’ambito del procedimento di redazione del suddetto programma”

NASTASI: RIPRENDIAMO IL DIALOGO “Mi aspetto di riprendere un dialogo che da parte mia non si è mai interrotto nell’interesse di tutti”. Lo dice il commissario di governo per la bonifica di Bagnoli, salvatore Nastasi, dopo la pubblicazione della sentenza che ha rigettato il ricorso presentato dal Comune di Napoli. “Ora basta con le carte bollate ed i ricorsi che sono tempo e denaro persi soprattutto a carico dei cittadini di Napoli che invece hanno tutto il diritto ad una soluzione definitiva per Bagnoli”, aggiunge Nastasi.

“Entro il 31 marzo, come previsto, verrà presentato il programma di bonifica e qualche giorno la cabina di regia si riunirà per discuterlo ed approvarlo”. A giudizio di Nastasi “l’interesse pubblico e la ragionevolezza imporrebbero ora di cambiare strada partecipando alla cabina di regina e condividendo tutti insieme il programma per restituire Bagnoli pulita e libera dopo 22 di inerzie”.

 

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