Le indagini sono partite da una denuncia del direttore generale. I due facevano risultare annullati gli esami effettuati
NAPOLI – Intascavano il denaro dei ticket sanitari simulando l’annullamento delle prestazioni che venivano regolarmente effettuate. A finire agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato e falso sono due dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, ad effettuare l’operazione sono stati i militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip. La sezione reati contro la pubblica amministrazione della Procura di Napoli ha avviato le indagini a seguito di una denuncia presentata nell’ottobre 2014 dal direttore generale dell’Aou ad esito di controlli interni, e ha consentito di accertare che il responsabile dell’Ufficio Cassa del II Policlinico e il funzionario addetto alla riscossione dei ticket sanitari per prestazioni ambulatoriali del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia si sarebbero sistematicamente appropriati, dal 2013 al 2014, di somme di denaro riscosse all’atto del pagamento dei ticket da parte delle pazienti, facendo falsamente risultare l’annullamento delle relative prestazioni ospedaliere. Sebbene i pazienti avessero regolarmente effettuato la visita ambulatoriale in precedenza prenotata e avessero quindi pagato il ticket, quindi, i due impiegati simulavano l’avvenuto annullamento della prestazione e l’avvenuta restituzione delle somme di denaro ai pazienti, somme delle quali invece si appropriavano in danno delle casse dell’Asl.