Era impegnato nei lavori per la manutenzione al viadotto ‘La Manna’
Alla vigilia del Primo Maggio, muore di lavoro un operaio ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Un lavoratore edile di una ditta incaricata dall’Anas, è deceduto per un incidente nel cantiere in cui sono in corso i lavori di manutenzione al viadotto “La Manna”, sulla strada statale 90 “Delle Puglie”, nel comune di Ariano Irpino (Avellino). L’uomo, dipendente della RTI 3 R Costruzioni S.r.l. – Cardinale SrL, è deceduto durante l’esecuzione delle attività previste. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Direzione Lavori del cantiere – rende noto l’Anas – l’operaio si trovava nei pressi delle aree prospicienti al cantiere, su viabilità comunale, durante la fase di scarico di uno degli elementi in acciaio necessari per il rafforzamento di una delle pile. Nel corso della manovra prevista, per cause in corso di accertamento, si è spezzata la catena ancorata al mezzo di sollevamento, provocando lo schiacciamento dell’operaio. L’ispettore di cantiere ha provveduto a contattare i sanitari del 118 che giunti sul posto ne hanno constatato il decesso. Sono in corso le indagini sull’accaduto. Sull’ennesima morte sul lavoro è intervenuto il segretario generale regionale della Cgil campana, Nicola Ricci: “Nonostante il lockdown e la ripresa ridotta delle attività si continua a morire sul lavoro. Alla vigilia di questo 1 maggio in epoca Covid19, la notizia della morte di un giovane operaio in provincia di Avellino fa rabbia. Fa rabbia perché a perdere la vita è un uomo di 38 anni, ma soprattutto fa rabbia perché conferma quanto da tempo rivendichiamo unitariamente con Cisl e Uil: che lavorare in salute e sicurezza deve essere una priorità per questo Governo, non soltanto legando la prevenzione alle norme di contenimento del contagio da Coronavirus. Di certo, in questa fase, occorrerebbe intensificare i controlli per verificare il rispetto di tutte le norme all’interno dei cantieri edili attualmente attivi”.