Anm, M5S all’attacco: “Conti in rosso, ecco gli sprechi che pagano gli utenti con gli aumenti”

Il capogruppo Brambilla: “Dodici addetti dell’Unità Comunicazione, rapporti con la clientela, relazione con il pubblico, ufficio stampa e customer percepiscono stipendi medi annui di 47 mila euro”

L’Anm, l’azienda di trasporti di proprietà del comune di Napoli rischia di fallire. Gli ultimi tre bilanci sono stati chiusi in rosso, perdite complessive per oltre 200 milioni di euro. Perdite che avrebbe superato di un terzo il capitale sociale. I documenti contabili non vengono pubblicati da tempo. Nonostante la grave situazione economica permangono gli sprechi di denaro pubblico, emergono esempi negativi di gestione aziendale. “Dodici addetti dell’Unità Comunicazione, rapporti con la clientela, relazione con il pubblico, ufficio stampa e customer percepiscono stipendi medi annui di 47 mila euro” – sottolinea Matteo Brambilla, capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – Gli sprechi e della cattiva gestione coprono, come una nuvola tossica i conti delle società”. I metodi sono sempre gli stessi: organici gonfiati, promozioni a pioggia. La manutenzione e la sostituzione dei pezzi di ricambi costano alle casse comunali 7 milioni di euro all’anno, ma i bus continuano ad andare in tilt. Evasione di massa da parte degli utenti. E non solo. Sprechi che ricadono tutti sui cittadini partenopei, costretti poi a pagare la Tarsu più alta, l’Irpef al massimo, pur di rimpinguare le casse dell’azienda partecipata. E non finisce qui. La bozza del nuovo piano di risanamento e rilancio dell’Azienda prevede un aumento progressivo del costo dei biglietti delle corse singole, passeranno da 1 euro a 1,10 euro da aprile di quest’anno, a 1,20 euro nel 2018 e a 1,30 euro nel 2019 e dei biglietti integrati, un aumento del 120% delle tariffe della sosta parcheggio A Napoli, il trasporto pubblico su gomma si dimostra fallimentare. Alla più bassa velocità cittadina d’Italia, si registra anche il maggior numero di sprechi, disservizi e degrado. Può il Comune di Napoli, sobbarcarsi l’onere di ripianare tali buchi? Non parliamo poi del degrado. Ogni giorno oltre cento pullman rientrano dopo poco per problemi meccanici. Senza tenere conto del parco macchine che risulta obsoleto. I napoletani che quotidianamente utilizzano gli autobus dell’Anm vivono queste disfunzioni sulla loro pelle, specialmente i portatori di handicap che, in gran parte, non possono salire a bordo dei mezzi dotati di apposita piattaforma perché non funzionante, oppure perché i marciapiedi dei serpentoni non permettono loro di camminarvi agevolmente. Insomma è uno schifo completo.

Ciro Crescentini

(Foto Anm/Fb)

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