Anm, finisce in consiglio comunale il caso stipendi d’oro ai dirigenti

La questione sarà discussa nella riunione fissata per lunedì 6 marzo. Gli assessori al bilancio e ai trasporti Salvatore Palma e Mario Calabrese dovranno rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Stanislao Lanzotti

La vicenda clamorosa e confusa dei compensi, della retribuzione annua lorda corrisposti ai funzionari dei dirigenti e funzionari dell’Anm, Azienda di trasporto pubblico locale di proprietà del comune di Napoli, continua a sollevare polemiche, scontri politici. Nelle ultime ore, negli uffici comunali e sindacali sarebbero circolate copie dei Cud, delle certificazioni dei redditi dei componenti dell’apparato dirigenziale. Documenti che attesterebbero la corresponsione di stipendi d’oro, in favore di dirigenti e funzionari dell’azienda di Via Marino. Documenti che non possono essere pubblicati per ragioni di privacy. La questione sarà discussa nella riunione del consiglio comunale fissata per lunedì 6 marzo. Gli assessori al bilancio e ai trasporti Salvatore Palma e Mario Calabrese dovranno rispondere all’interrogazione presentata dal consigliere Stanislao Lanzotti, componente dell’opposizione di centro destra. “Interrogo il sindaco e la giunta affinché sia fornito ogni opportuno chiarimento sui compensi accessori erogati dalla società Anm avendo cura di precisare le modalità e i criteri sottesi all’erogazione nonché il corrispondente numero di unità distinte per qualifica, alle quali risulta corrisposto detto compenso accessorio” – scrive Lanzotti nella sua interrogazione. Le domande, le questioni sollevate dall’esponente dell’opposizione saranno discusse nell’Assise di Via Verdi con notevole ritardo. Infatti, l’interrogazione inoltrata il 17 gennaio scorso non avrebbe ricevuto una risposta da parte dei componenti del governo cittadini entro 30 giorni, i termini previsti dalle normative di legge. Un comportamento omissivo che ha costretto il consigliere Lanzotti ad attivare una procedura di diffida nei confronti dell’amministrazione comunale di Palazzo San Giacomo e a segnalare i fatti al Prefetto di Napoli. “Spero che l’amministrazione che si era presentata agli elettori come quella della trasparenza e della legalità risponda alle mie interrogazioni senza sotterfugi e ci spieghi perché qualche funzionario guadagni tra gli 80 e i 100 mila euro in una società partecipata che sta sull’orlo del baratro e che cominci a rispondere nei tempi di legge alle interrogazioni – dichiara il consigliere Lanzotti a Il Desk – Credo che se a un lato il merito debba essere tutelato d’altro canto la trasparenza in periodi delicati come questo sia un valore assoluto. Ecco perché auspico che tutto sia online in futuro – aggiunge Lanzotti – Se toccherà a noi governare il comune lo faremo . Tutto on line anche nelle partecipate”. Tutti attendiamo le risposte in aule degli assessori Palma e Calabrese.

Ciro Crescentini

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