Aggressioni ad autisti Anm, da oggi vigilanza armata ai capolinea

Protesta dell’Usb: “Prefettura arrogante, per ore al presidio abbiamo atteso sotto al sole che ci ricevessero”

”La risposta delle forze dell’ordine è arrivata tempestiva insieme alle misure e alle proposte che in queste ore si stanno vagliando per essere adottate già a partire da domani”. L’amministratore unico dell’Anm, Alberto Ramaglia, annuncia nuove misure per la sicurezza dei dipendenti al termine dell’incontro con i rappresentanti di Polizia, Carabinieri, a seguito della grave aggressione ai danni di un autista al capolinea di piazzale Tecchio. A partire da stasera tutti i giorni dalle 18 alle 24 la municipalizzata garantirà la presenza di uomini della vigilanza armata privata inizialmente impegnati ai capolinea più a rischio in Via Argine, Garibaldi e Piazzale Tecchio. ”Ci auguriamo che un piano coordinato che combina la presenza dei militari sul territorio e quella della vigilanza privata messa in campo dall’Anm – aggiunge Ramaglia – possa migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei nostri dipendenti e dell’utenza. L’entrata in esercizio nei giorni scorsi di 12 nuove vetture a basso impatto ambientale munite di cabine antiaggressione e le altre 48 che circoleranno in città entro il 2016 rappresenta un primo significativo risultato dopo che da anni a Napoli non si investiva per l’acquisto di bus. A questi aggiungeremo con il nuovo anno anche altre risorse con cui saremo in grado di potenziare ulteriormente il parco mezzi su gomma, la città ne ha bisogno”.

 

L’USB: “PREFETTURA ARROGANTE” – “Arrogante atteggiamento da parte della Prefettura di Napoli”. L’accusa di Vincenzo De Vincenzo, dell’esecutivo regionale Usb, arriva dopo il presidio di stamane sotto l’ufficio territoriale del governo. “E’ stato veramente insoddisfacente il comportamento della Prefettura di Napoli a fronte del Presidio di solidarietà con l’autista Anm aggredito e ferito selvaggiamente nella serata di sabato 11 giugno. L’Unione Sindacale di Base – afferma De Vincenzo – ha organizzato questo presidio per protestare contro il pesante clima di violenza che, quotidianamente, si scaglia contro i lavoratori del trasporto pubblico e per sottolineare che questa condizione è il prodotto, anche, delle scellerate politiche di taglio al settore dei trasporti pubblici ed all’intero comparto della mobilità. Ci aspettavamo, da parte della Prefettura di Napoli, un attento ascolto a queste nostre legittime rivendicazioni. Invece per ore si è preferito costringere lavoratori e delegati a sostare sotto il sole negando un qualsivoglia incontro o ascolto delle nostre importanti ragioni sociali. Solo attorno le 13, dopo anche un accenno di blocco stradale, la Prefettura ha ritenuto far scendere nella portineria del palazzo un funzionario che ha raccolto un nostro documento. Tale atteggiamento è grave perché sottovaluta il clima di violenza a cui sono costretti i lavoratori quotidianamente e sottovaluta le responsabilità del governo e delle altre istituzioni che stanno massacrando il trasporto pubblico”.

 

“Nel contempo spiace sottolineare  – aggiunge il sindacalista – il profilo basso assunto dall’Amministrazione Comunale di Napoli la quale nella giornata odierna non ha fatto sentire la sua vicinanza ai lavoratori in presidio. Certo ieri il Sindaco Luigi de Magistris si è recato prontamente in ospedale a visitare il compagno Lucchese. A questo importante gesto umano deve seguire una auspicabile coerenza verso la difesa e, soprattutto, l’ampliamento del trasporto pubblico, L’Usb ribadisce la propria solidarietà umana e politica al compagno Vincenzo Lucchese e continuerà a sostenere in ogni sede politica e sindacale le rivendicazioni del settore trasporto sia sul piano locale che regionale”.

 

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