I due sono titolari di un’azienda bufalina nel Casertano: lo avrebbero picchiato e abbandonato nel bagagliaio di un’auto vicino la discarica di San Tammaro

SANT’ANASTASIA – Picchiarono e sequestrarono, rinchiudendolo nel bagagliaio di un’auto, un loro dipendente di origini indiane, abbandonandolo poi nei pressi di una discarica a San Tammaro: con questa accusa due fratelli di Sant’Anastasia Salvatore e Antonio Sdino, 43 e 35 anni, sono stati messi agli arresti domiciliari dai carabinieri su disposizione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Nola. I due, pregiudicati e titolari di un’azienda bufalina di Sant’Anastasia, sarebbero secondo gli inquirenti responsabili in concorso di lesioni aggravate e sequestro di persona, commessi contro un 46enne indiano alle loro dipendenze: il litigio sarebbe scaturito da motivi legati alle mansioni lavorative: dopo averlo picchiato, lo avrebbero rinchiuso nel bagagliaio di una vettura per poi abbandonarlo nei pressi della discarica “Maruzzella” a San Tammaro. Il cittadino indiano venne soccorso dal personale di vigilanza della discarica, e trasportato nell’ospedale Melorio, dove i sanitari gli riscontrarono lesioni e fratture alle costole giudicate guaribili in 20 giorni.

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