Accusa di truffa alla Camera di Commercio di Napoli, indagato Pietro Russo

Per la procura di Napoli l’ex presidente di Confcommercio, indagato anche per turbata libertà degli incanti, avrebbe ottenuto con dei raggiri fondi pubblici per la sua associazione: i soldi utilizzati anche per una gita di sei persone alle cascate del Niagara

Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un’ordinanza impositiva del sequestro preventivo nei confronti della Confcommercio di Napoli, il cui ex presidente, il 76enne Pietro Russo, è indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e turbata libertà degli incanti. Secondo i pm napoletani del pool reati contro la pubblica amministrazione, Russo, in carica fino allo scorso gennaio, avrebbe falsamente rappresentato alla Camera di commercio partenopea (della cui giunta camerale era componente) la regolare esecuzione del progetto di Confcommercio “Esperienza a confronto”, ammesso al contributo per 48.000 euro, la sopportazione di costi per 24.000 euro non ancora sostenuti al momento della richiesta di rimborso e la inerenza al progetto di costi per 2.750,00 euro “riferiti in realtà ad attività ludiche estranee al progetto (gita di sei persone alle cascate del Niagara)”, sostiene la procura di Napoli. Inoltre, Russo era interessato anche all’organizzazione dell’evento “Giornata di mobilitazione nazionale sulla legalità” promossa da Confcommercio Napoli, con richiesta di contributo per 20.000 euro. In concorso con dirigenti e responsabili della Camera di commercio avrebbe turbato il procedimento di gara per l’affidamento del servizio di allestimento della manifestazione, in modo che venisse favorita la società Cat Napoli Partenope, partecipata dalla sua associazione di categoria.

Già nel corso delle indagini il Nucleo di Polizia tributaria aveva effettuato tre sequestri di risorse finanziarie e immobili per complessivi 1,2 milioni di euro, pari a somme indebitamente percepite da associazioni di categoria e imprenditori in danno alla Camera di Commercio a titolo di finanziamento di attività mai effettivamente eseguite nei termini prospettati. Sono state inoltre già adottate misure cautelari nei confronti di vertici e di imprenditori dell’associazione di categoria Unimpresa, dell’associazione Aurora Onlus e dell’associazione Amici della Galleria Onlus (beneficiaria di finanziamento del progetto “Pranzo in Galleria” per l’organizzazione di un pranzo a favore degli indigenti a Natale 2013.

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