Presente al taglio del nastro il ministro Delrio. De Magistris: “E’ una delle più grandi opere pubbliche in questo momento. Ma noi guardiamo già avanti, alla stazione Riviera di Chiaia, a quella di Capodichino”

NAPOLI – La soddisfazione dipinta sul volto di tanti, istituzioni di ogni ordine e grado – in carica e non – candidati in cerca di visibilità, la curiosità della gente, famiglie con bambini e passeggini al seguito, giornalisti accalcati per le interviste, il sole che si fa desiderare e la pioggia che inizia a cadere copiosa proprio nel momento in cui tutti sono usciti all’aria aperta. È stata rimandata di una settimana e non si è fatta mancare proprio nulla l’inaugurazione della stazione della metropolitana di piazza Municipio e della piazza rimessa a nuovo con la bella fontana del Nettuno nel suo centro.

I numeri della intera linea sono quelli forniti dall’ufficio stampa dell’Anm: quattordici grandi progettisti chiamati per la progettazione delle stazioni, una rete metropolitana con 17 stazioni già realizzate, 2 in corso di completamento e 4 di prossimo inizio lavori.

“L’esecuzione della tratta Vanvitelli-Garibaldi – dice la nota – quella che ormai tutto il mondo contraddistingue come la “Metropolitana dell’Arte con la presenza di circa 80 artisti e 160 opere, è stata “banco di prova” di questo nuovo approccio progettuale che tende a creare un legame sempre più stretto tra la stazione e il territorio interessato da contesti di grande valore storico, archeologico ed urbanistico”.

Scendere nelle viscere della città, consci che ci si trova nel cuore del cuore di Napoli, provoca una discreta emozione, soprattutto per chi ha memoria dei tanti anni passati a realizzare questa opera: pare quasi di vedere un sogno che si realizza, e di cui, come è ovvio, molti vorrebbero prendersi la paternità.

Ed infatti, questa mattina, alla cerimonia si sono visti proprio tutti: gli esponenti degli ultimi venti anni della politica regionale e cittadina non si sono fatti scappare l’occasione di farsi vedere.

Come l’ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, che al contrario di quanto avvenne a piazza Garibaldi, ha accettato di parlare ai microfoni dei cronisti sottolineando come “si conferma che la metropolitana italiana è la più bella di tutte. Adesso bisogna completarla, bisogna fare le stazioni che mancano, e ci vorranno 270 milioni di euro ancora, non è poco ma neanche tantissimo. Ma è importante che le tre istituzioni, governo regione e provincia, riescono a collaborare. Il segreto di questa stazione è proprio la collaborazione istituzionale. Quando si collabora, si fanno sempre cose buone, quando si è in lotta non si combina niente”. Parole che paiono non a caso, visto e considerato il rapporto non proprio idilliaco fra l’amministrazione comunale e il governo di Renzi, che solo ieri ha mandato a dire al sindaco de Magistris, attraverso una intervista, di non macchiarsi della reato di vanità e di ricerca di visibilità.

Sul palco allestito per l’occasione, a prendere la parola dopo il presidente della Metropolitana Giannegidio Silva e l’assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, è stato il primo cittadino partenopeo che ha immediatamente tenuto a sottolineare che non ci sarebbero stati tagli del nastro o cose simili per rispetto a Salvatore Renna, l’operaio morto a settembre dello scorso anno per un incidente avvenuto nel cantiere, e che il prossimo due giugno in suo ricordo sarà apposta una lapide su di una delle pareti della stazione. “Se siamo qui è grazie al lavoro di centinaia di operai che ci hanno creduto anche nei momenti difficili – ha detto al microfono de Magistris  che usando le stesse parole di Bassolino ha aggiunto – Questa metropolitana è frutto collaborazione istituzionale. Nei prossimi mesi però l’obiettivo deve essere conclusione della linea sei. Questa è un opera pubblica vera che serve ai cittadini e alla città intera”. Ma non ha mancato di lanciare un  altro appello all’indirizzo del rappresentante del governo: “Dico a Delrio che Napoli non punta solo sul turismo ma anche una città industriale e che siamo vicini alle lotte dei lavoratori. In questo giorno vogliamo ricordare che senza lavoro e industria non ci sta sviluppo”.

Chiude la passerella il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Graziano Delrio: “Questo risultato è merito anche di sindaci e assessori illuminati del passato, da Bassolino a Cascetta” (frase che ha provocato una espressione singolare sul volto di de Magistris) e ha proseguito sulla importanza della evoluzione del trasporto su ferro, che non comprende solo investimenti per l’alta velocità, ma anche e soprattutto il miglioramento della mobilità urbana.

Tutti vanno via, risalendo le scale di ferro che portano alla piazza. La stazione resta vuota, aspettando i treni che inizieranno a passare fra qualche giorno.

 

BAGNOLI – L’idillio de Magistris-Delrio si rompe su Bagnoli, terreno di scontro aperto fra Palazzo Chigi e Palazzo San Giacomo. Il ministro annuncia la sicura nomina del commissario dopo le regionali. “E’ un impegno che non mancheremo – spiega Delrio-. Su Bagnoli in meno di un anno abbiamo sbloccato i 70 milioni che rischiavano di essere persi e abbiamo fatto una legge speciale”.  De Magistris replica: “Qualora il governo insistesse nel voler nominare un commissario per Bagnoli fuori da poteri ordinari, escludendo la città di Napoli, è il presidente del Consiglio che consegna all’immobilismo, o peggio ancora, a una situazione di degrado Bagnoli per i prossimi anni”.

Barbara Tafuri

(Foto Twitter
Video Ufficio stampa Comune Napoli)

 

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