Venezuela,  Mosca rivela piano di sabotaggi e di eversione contro Maduro

Smentito l’arresto del giornalista Cody Weddle

La Russia punta il dito contro gli Stati Uniti   che “non rimuovono l’opzione di invasione militare del Venezuela dall’agenda”. Lo ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo, nel tradizionale briefing del giovedì a Mosca. Allo stesso tempo, secondo  Zakharova, si sta elaborando un piano “B”, ovvero l’addestramento di  formazioni armate illegali per mandarle  in Venezuela per svolgere attività di sabotaggio e sovversive. L’obiettivo è rimuovere il legittimo presidente della Repubblica Bolivariana, Nicolas Maduro eletto in regolari elezioni con un governo filo statunitense guidato da Juan Guaido, autoproclamatosi presidente ad interim. Guaido ha chiesto all’Unione Europea ulteriori  le sanzioni economiche contro il suo Paese. Una richiesta singolare e paradossale considerato che le sanzioni si rifletteranno economicamente sul popolo venezuelano. Una richiesta paradossale avanzata da un esponente politico che sostiene di vivere in un “regime dittatoriale” mentre in realtà viaggia all’interno del suo paese e all’estero, alimentando tensione, organizzando colpi di stato, rilasciando interviste senza essere minimamente ostacolato dalle autorità governativa. Un “regime dittatoriale” alquanto atipico.  E a proposito di atipicità e disinformazione, le autorità venezuelane hanno smentito l’arresto  del giornalista statunitense Cody Weddle. Il giornalista è stato espulso perchè persona non gradita. Cody Weddle è stato trasferito all’aeroporto internazionale Simon Bolivar vicino Caracas, per essere rimandato negli Usa.

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