Vaccini, il governo vara l’obbligo per chi si iscrive a scuola

Il ministro Lorenzin: “Ho pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero. L’ho inviato oggi al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e lo porterò domani in Consiglio dei ministri, anche se non sarà approvato subito”

Una battaglia culturale, una kulturkampf. Il governo sceglie la crociata sui vaccini. “Ho pronto un testo di legge – annuncia il ministro della salute, Beatrice Lorenzin –  che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero. L’ho inviato oggi al presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, e lo porterò domani in Consiglio dei ministri. Ovviamente non potrà essere approvato domani, perché necessiterà di approfondimenti e di una discussione anche da parte del ministero dell’Istruzione, per valutare se i tempi sono veramente maturi per fare una legge che ci riporti in sicurezza”. Lorenzin parla alla trasmissione televisiva “Night Tabloid” che andrà in onda questa sera alle 23.20 su Rai2. “Tutte le vaccinazioni che sono nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza sono necessarie per la salute delle persone – sostiene il ministro – poi ce ne saranno un gruppo che saranno obbligatorie per l’accesso alla scuola dell’obbligo”. “Si tratta di una norma che può avere degli aspetti di complessita – aggiunge – per questo l’ho mandata alla presidenza del Consiglio. Spero che ci sia un approfondimento con il ministero dell’Istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all’accesso a scuola. Ci saranno aspetti che andranno verificati, ma credo che i tempi siano maturi per un dibattito su un livello più alto rispetto a quello che abbiamo avuto fino a oggi”. L’obbligo di vaccinarsi per poter essere iscritto a scuola decadde nel 1999, dopo che per oltre trent’anni, e cioè dal 1967, era stato invece indispensabile per l’iscrizione. Lorenzin ammette che “purtroppo c’è ancora una larga parte del popolazione che ritiene di non voler vaccinare i propri figli” ma “finalmente si è compresa nella popolazione l’importanza della vaccinazione e che stare sotto la soglia vaccinale è un vero e proprio pericolo. L’epidemia in atto di morbillo, che oggi ci porta più di 2220 casi, la dice lunga sulle complicanze che ci possono essere, ma pensiamo alle varie malattie che possono arrivare, anche più gravi”.

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