
Nell’Alleanza si valuta la proposta di mediazione
Hanno suscitato reazioni contrastanti le parole di Stian Jenssen, capo di gabinetto del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ieri ha affermato che l’Ucraina potrebbe rinunciare a dei territori per ottenere in cambio l’adesione all’Alleanza atlantica.
Jenssen, intervenuto nel corso di una tavola rotonda ad Arendal, in Norvegia, ha risposto a una domanda posta da un giornalista del quotidiano “Verdens gang” in cui si chiedeva se la Nato ritiene che l’Ucraina dovrebbe cedere dei territori per raggiungere la pace con la Russia e aderire, in futuro, alla Nato. “Non sto dicendo che debba essere per forza così. Ma questa potrebbe essere una possibile soluzione“, ha affermato Jenssen.
Parole decisamente in controtendenza con quelle sinora ribadite più volte da quella parte di comunità internazionale che sostiene apertamente l’Ucraina e dallo stesso segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.
Jenssen, tuttavia, ha poi chiarito che “è compito dell’Ucraina decidere quando e in quali condizioni avviare dei negoziati”.
E’ evidente, tuttavia, che tali affermazioni non sono state accolte positivamente dalle autorità di Kiev. “Le dichiarazioni secondo cui l’Ucraina potrebbe diventare un membro della Nato in cambio della rinuncia ad alcuni territori sono totalmente inaccettabili”, ha scritto Oleg Nikolenko, portavoce del ministero degli Esteri ucraino, sulla sua pagina Facebook.
Interpellato da “Verdens gang”, il ricercatore dell’Istituto norvegese per gli affari internazionali (Nupi), Jakub Godzimirski, ha affermato di conoscere il capo di gabinetto di Stoltenberg e di averci parlato in diverse occasioni. “E’ un uomo che pesa le sue parole. E’ abbastanza ovvio che molte persone stiano facendo valutazioni di questo tipo, perchè stanno cercando di trovare delle vie d’uscita a questa guerra“, ha detto Godzimirski, secondo cui sicuramente le affermazioni di Jenssen avranno suscitato delle reazioni anche in Russia, oltre che in Ucraina. “A Mosca si staranno rallegrando e questo perchè non è stata una persona qualunque a fare tali dichiarazioni“, ha detto l’analista del Nupi.
D’altronde, ha aggiunto Godzimirski, “quando un funzionario della Nato trasmette questo tipo di valutazioni, cià potrebbe essere interpretato come il fatto che l’Alleanza stia iniziando a pensarla in questo modo“.