Taglio parlamentari, altro ok alla Camera: il Pd vota contro, riforma a metà strada

Il testo di legge costituzionale passa senza modifiche in seconda lettura. A favore centrodestra e 5 stelle, contrari i dem  Leu, +Europa e Civica popolare. Di Maio: “Chi si oppone difende i privilegi e gli interessi personali”

Taglio dei parlamentari, la riforma costituzionale approda a metà dell’iter. La Camera approva il testo senza modifiche, rispetto al precedente ok del Senato. Per condurre in porto la legge, occorrono altre due letture nei rami del Parlamento: Montecitorio e Palazzo Madama, adesso, possono solo approvare o respingere in blocco il provvedimento, senza emendarlo. A favore votano centrodestra e M5S (310 sì). Contro il Partito democratico, Leu, +Europa e Civica popolare (107 no).  Gli astenuti sono 5.  “La vera natura del Pd – attacca il vicepremier Luigi Di Maio – è quella di difendere privilegi e perseguire interessi personali: è per questo che il governo deve andare avanti”.

La riforma prevede il taglio dei deputati scenda da 630 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Il numero minimo di senatori per regione passa da 7 a 3, mantenendone 2 nel Molise e uno in Valle d’Aosta . Sforbiciata anche ai parlamentari eletti all’estero: i deputati, da 12, diventano 8; i senatori, da 6, a 4. I senatori a vita possono essere 5 al massimo.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest