A 24 ore dall’assalto al museo Bardo, ancora incertezza sul numero delle vittime. La nave Costa  ripartita senza 13 passeggeri

TUNISI –  Sale a quattro il numero certo delle vittime italiane dell’attacco terroristico di ieri al museo Bardo  di Tunisi. La Farnesina ha confermato che i due dispersi sono tra le persone uccise. Si tratta di Antonella Sesino di Torino e  Giuseppina Biella di 70 anni di Meda, vicino Monza. Gli altri due, già identificati, erano Francesco Caldara e Orazio Conte, di origine piemontese.

TERRORISTI – Dalle parole del premier tunisino Habib Essid, emerge l’ennesima falla dei servizi di sicurezza di un paese colpito dal terrorismo: era infatti “noto” e perfino “seguito” (non si sa come) dagli 007 tunisini Yassine Laabidi, uno degli autori dell’assalto. L’uomo è stato ucciso nel blitz delle forze di sicurezza. L’altro terrorista, identificato dalle forze dell’ordine, Jabeur Khachnaoui, era invece scomparso da tre mesi e aveva chiamato i suoi genitori con una scheda irachena. Sarebbero intanto stati arrestati tre complici dei terroristi, comunica il ministro degli Esteri tunisino, Taieb Baccouche. Un quarto complice è ancora ricercato.

LA RIVENDICAZIONE DELL’ISIS. L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’attentato di ieri a Tunisi. Lo scrive su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, sottolineando che non è stato ancora possibile accertarne la veridicità. Nella rivendicazione l’Isis nomina due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi.

L’ASSALTO – Hanno tentato di fare irruzione nella sede del Parlamento, dove si sta discutendo una legge anti-terrorismo. Fermati dalle forze dell’ordine hanno poi attaccato il vicino Museo Nazionale del Bardo, distante poche centinaia di metri. Lì è avvenuta la strage: secondo la tv di Stato tunisina, i morti sono 22, tra cui 7 turisti di nazionalità diversa (sarebbero italiani, tedeschi, coreani, francesi, polacchi e spagnoli) e un tunisino: secondo le autorità tunisine ci sarebbero almeno due italiani. La Farnesina comunica che 4 sono italiani. I feriti sarebbero 50, stando a La Farnesina almeno 6 sono italiani, mentre secondo alcuni media internazionali sarebbero 8. Erano parte di una comitiva a bordo di una nave della Costa Crociere: 100 italiani, tra cui un gruppo di turisti proveniente da Torino sono stati messi in salvo a bordo della nave ancorata nel porto di Tunisi.  Ci sarebbero anche due turisti novaresi, marito e moglie, tra i feriti dell’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Tra i due il più grave, secondo quanto appreso, sarebbe l’uomo, che non è però in pericolo di vita. La coppia viaggiava sulla Costa Fascinosa, partita domenica da Savona per una crociera di otto giorni nel Mediterraneo. Il Ministro degli Esteri Gentiloni non ha confermato la notizia sulle vittime italiane: “Aspettiamo prima di avere riscontri certi”, ha detto.

TRE ATTENTATORI IN FUGA. Due degli assalitori e un agente sono stati uccisi, ma il commando era composto da cinque persone, stando alla relazione del Premier tunisino.  Alcuni media locali riportano che l’attacco è stato rivendicato dall’Is, ma la notizia è ancora da confermare. Tre attentatori sarebbero in fuga.  «Le autorità di sicurezza locali hanno predisposto misure eccezionali nell’area portuale per garantire la sicurezza della nave, dei passeggeri e dell’equipaggio». Lo comunica in una nota Costa Crociere in merito alla “Costa Fascinosa” che si trova nel porto di Tunisi.

ARRESTATI ALTRI CINQUE SOSPETTI. Altri cinque sospetti sono stati arrestati in relazione all’attentato di ieri al museo del Bardo di Tunisi. Lo ha annunciato la presidenza tunisina. In totale sono nove le persone detenute dalla polizia, di cui quattro per «legami diretti con l’attacco».

EL MUNDO: TRE SPAGNOLI UCCISI DURANTE IL BLITZ. Secondo quanto hanno reso noto fonti delle forze di sicurezza tunisine che hanno condotto l’operazione nel museo, tre dei turisti morti sarebbero rimasti uccisi durante il blitz condotto contro i terroristi che tenevano in ostaggio 300 persone. È quanto si legge sul sito di El Mundo.

ALLARME DELL’AMBASCIATA USA IN TUNISIA. L’ambasciata americana in Tunisia ha diffuso un allerta «sulla situazione in corso» a Tunisi in cui esorta i cittadini Usa ad «evitare il museo Bardo e i suoi dintorni, che comprendono il Parlamento». «Ai cittadini Usa viene ricordato di esercitare cautela ed evitare zone dove si potrebbero verificare assembramenti» e anche luoghi frequentati da stranieri, «come hotel, centri commerciali siti turistici e ristoranti». I cittadini Usa, aggiunge la nota, «dovrebbero essere inoltre in allerta sulla possibilità di rapimenti»

L’IS: UCCISI IDEATORI DI OMICIDI DI POLITICI TUNISINI. Lo Stato Islamico (Is) aveva annunciato ieri l’uccisione in Libia di un suo comandante, Ahmed al-Ruwaysi, considerato la mente degli omicidi dei politici tunisini Mohammed Brahmi e Chokri Belaid. Ahmed al-Ruwaysi, noto anche come Abu Zakariya al-Tunisi, sarebbe morto nel corso di combattimenti a Sirte, in Libia. È quanto si legge in un comunicato pubblicato su un sito utilizzato dai militanti. Il 166tesimo Battaglione, una milizia fedele all’autoproclamato governo islamico di Tripoli, sta combattendo per conquistare la città di Sirte dalla cellula libica dello Stato Islamico. Al-Tunisi, come si legge nell’elogio funebre dell’Is, aveva pianificato e partecipato agli assassini dei due politici tunisini del Fronte popolare Mohammed Brahmi e Chokri Belaid, uccisi rispettivamente il 6 febbraio e il 15 luglio del 2013. Nel dicembre del 2014 la loro uccisione era stata rivendicata da un gruppo di jihadisti che ha aderito all’Is.

STUDENTI DI MAIORI SULLA COSTA FASCINOSA. “Solo per un caso fortuito i nostri studenti non hanno rischiato la vita oggi: hanno preferito non scendere dalla nave”. La testimonianza arriva da Maiori, ed è del sindaco Antonio Della Pietra. Trenta allievi dell’alberghiero di Maiori sono infatti a bordo della Costa Fascinosa ma non sono scesi dalla nave per recarsi nel museo del Bardo, teatro della strage compiuta dai terroristi. Gli alunni hanno contattato le famiglie, stanno bene e continueranno il viaggio.

(Video youtube/Yassine Abidi)

 

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