A Napoli, l’iniziativa di lotta si svolgerà alle 10,30 in piazza Dante. Verrà esposto uno striscione con una citazione di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”.
Sabato 23 maggio in molte città italiane sono state promosse manifestazioni in molte città italiane per l’apertura delle scuole. Manifestazioni promosse dal comitato di lotta “La scuola va riaperta” composto da insegnanti, educatori, educatrici, genitori, studenti e studentesse. A Napoli, l’iniziativa di lotta si svolgerà alle 10,30 in piazza Dante. Verrà esposto uno striscione con una citazione di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”. “ll 22 febbraio le scuole e servizi scolastici, dai nidi alle scuole superiori, hanno dovuto chiudere le porte in Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, il 5 marzo nel resto d’Italia – scrive in una nota il Comitato di lotta – Da allora studenti, insegnanti e famiglie si sono ritrovati a gestire la didattica a distanza nel silenzio più assoluto del ministro Azzolina e del resto del Governo. Nessuna idea su come intervenire nelle scuole mentre erano chiuse, nessuna proposta su come riaprirle a maggio, a oggi ancora nessun piano concreto su come ricominciare l’anno scolastico a settembre con più insegnanti e personale e la possibilità di pensionamenti per lavoratori e lavoratrici in età a rischio. A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, di emergenza non si potrà più parlare. Allora la parola la prendiamo noi: insegnanti, educatori, educatrici, genitori e studenti. studentesse. La didattica a distanza è la didattica dell’emergenza – continua la nota – a settembre voglimo scuole aperte e didattica in presenza. Il ministero deve fin da ora operare per rendere agibili le strutture esistenti e per costruirne di nuove, temporanee, sostenibili, per accogliere tutti i soggetti che fanno la scuola”. Una posizione netta, inequivocabile che non può essere ignorata, snobbata dalle forze politiche e sociali, dal governo nazionale. “La scuola va riaperta. A settembre non vogliamo sperimentazioni. La scuola va riaperta. A settembre non vogliamo turni nella scuola dell’obbligo. La scuola va riaperta. Anche i nidi, che sono un servizio pubblico essenziale. La scuola va riaperta. Le classi siano formate da meno studenti. La scuola va riaperta perché solo la scuola aperta offre inclusione, uguaglianza, possibilità di crescita per bambini e ragazzi. La scuola va riaperta perché solo insieme possiamo rispettare e sostenere ogni diversità. La scuola va riaperta perché solo la scuola aperta può fermare la dispersione scolastica. La scuola va riaperta perché la scuola deve essere in presenza e in continuità. La scuola va riaperta perché solo così può essere regolare e continuativa. La scuola va riaperta in sicurezza perché l’istruzione è un diritto e perché bambini e ragazzi a scuola ci vogliono tornare. Più risorse per la riapertura della scuola e il potenziamento in presenza – conclude la nota – Perché la scuola sia un luogo riaperto, accogliente e sicuro per tutti.