Sud e regionalismo ai tempi del Covid, live social con Provenzano

Oggi alle 17.30 il forum su Facebook di e-Laborazione con Viesti, Epifani, Laccetti e il ministro per il sud

“Sud e regionalismo ai tempi del Covid” è il forum in diretta su Facebook dell’associazione e-Laborazione. L’appuntamento è alle 17.30 di oggi, venerdì 22 Maggio. Sul tema parlereranno Gianfranco Viesti, Gugliemo Epifani, il ministro Peppe Provenzano e Giuliano Laccetti. A condurre Alessandro Zampella e Dino Falconio, di e-Laborazione. La recente drammatica e purtroppo tuttora in corso vicenda sanitaria ed epidemiologica sembra aver dato un colpo a ipotesi di autonomia e regionalismo differenziato. Venti differenti modelli sanitari, venti gestioni diverse, non reggono ad emergenze come questa. Immaginiamoci venti gestioni diverse di (pezzi di) autostrade, Ferrovie, energia, ambiente, scuola.
Il Def 2020 approvato ad aprile scorso prevede flessibilità nell’utilizzo dei fondi strutturali, in parole povere si possono trasferire risorse tra vari fondi, e da regioni in ritardo di sviluppo a regioni più ricche, per fronteggiare l’emergenza Covid. Soldi destinati al Mezzogiorno spesi per le esigenze del Nord. Tutto secondo norme UE che lo consentono.
La clausola di spesa del 34% al Sud (pari alla % di popolazione del Sud rispetto all’intera popolazione italiana) è formalmente rispettata, citata come principio, ma non si indicano i programmi e le amministrazioni (come invece dovrebbe essere) che devono rispettare tale clausola.
“Anticipazioni”, puntualmente confermate dal DL cosiddetto Rilancio, in vigore da stamattina 20 maggio.
Il ministro Provenzano dichiara la sua contrarietà a qualsiasi misura che danneggi il Sud.
Partiti e sindacati, progressisti e democratici, ancora stentano a capire che la questione meridionale è questione nazionale e, da Mazzini (l’Italia sarà quel che il Mezzogiorno sarà) a Conte (Se riparte il Sud riparte l’Italia) si dice che il nord e l’Italia crescono, se cresce e si sviluppa il Sud. E che bisogna colmare il gap Sud/Nord, per la quale cosa misure come la clausola 34% o il Fondo di Sviluppo e Coesione, in larga parte destinato al Sud, sono misure ordinarie, “dovute”; il Piano per il Sud 2030 del ministro Provenzano diventi norma legislativa cogente, nero su bianco, impegni fondi certi e garantiti (parecchie decine di miliardi) per un periodo di almeno 6-8 anni, con progetti strategici, oltre che territorialmente vincolati

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