Salerno: il Reddito di cittadinanza divide i cittadini

Studenti, disoccupati, casalinghe divisi sulla proposta del Movimento 5 Stelle

Reddito o assegno di cittadinanza, è questo uno degli argomenti più discussi da quando si è insediato il nuovo governo. E anche a Salerno sono in tanti ad esprimere le proprie opinioni in merito a quello che è stato il principale punto di forza della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle. “Penso che il reddito di cittadinanza possa essere utile in una situazione di disoccupazione legata a persone di una certa età, quelli che vanno dai 45 in su, per capirci, – afferma la signora Angela Greco, residente a Giffoni –  che poi sono le persone che oggi purtroppo sono tagliate fuori dal mondo del lavoro, perché considerate dagli imprenditori troppo vecchie per lavorare e troppo giovani dalla Stato per andare in pensione. Il reddito di cittadinanza dovrà, chiaramente, dipendere molto dall’efficienza dei centri per l’impiego, che dovranno essere trasformati in reali uffici di collocamento e non come sono stati fino ad oggi solo uffici burocratici”. Diversa l’opinione di Elena S., quarantenne madre di tre figli, residente a Salerno…. “Il reddito di cittadinanza non credo che sia una cosa positiva. Credo che invece possa solo creare nuovi disoccupati. Immagino già molti titolari di azienda che andranno dai propri dipendenti a proporgli di licenziarsi per percepire così sia il reddito di cittadinanza che uno stipendio più basso, e così loro possono risparmiare sulle tasse”. La pensa allo stesso modo anche il signor Salvatore Di B., originario di Capaccio, ma residente a Salerno da anni… “Mi sono laureato da cinque anni in economia e commercio. Fino ad oggi ho solo trovato lavori saltuari. Ma onestamente non credo che il reddito di cittadinanza sia una soluzione. Perché il problema non è la voglia di lavorare delle persone, il problema reale è che le aziende non assumono più per via delle troppe tasse che si ritrovano a pagare per ogni dipendente che assumono”. A favore del reddito di cittadinanza è invece Barbara Malangone… “Ho 25 anni, vivo in provincia di Salerno da alcuni anni, mi sono trasferita qui per motivi di studio. Ho cercato un lavoro, ma purtroppo non ho trovato nulla di definitivo. E per una ragazza che vive da sola e non dipende più dai suoi genitori, andare avanti diventa sempre più difficile. Avere un sussidio mensile che ti permetta di respirare ogni mese in attesa di poter trovare un lavoro, onestamente credo che farebbe comodo non solo a me, ma a tanti ragazzi e non solo, che si trovano nelle mie stesse condizioni”. Non è ne pro ne contro il reddito di cittadinanza Felice Di Pasquale, giovane laureato in cerca di prima occupazione … “Potrebbe essere una soluzione per venire incontro a quelle persone che stentano ad arrivare a fine mese, però non basta. Bisogna anche vigilare bene sulle aziende, per evitare truffe, ma soprattutto bisogna creare le condizioni giuste affinchè le aziende possano assumere. I costi per l’assunzione di un dipendente sono troppo alti e le piccole aziende che magari hanno bisogno di più personale o ci rinunciano o puntano sul lavoro a nero perché non riesco a sostenere oltre allo stipendio anche le tasse che sono costretti a pagare”.

Monica De Santis

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