Reddito di Cittadinanza: sindaci, movimenti e M5s chiedono estensione senza restrizioni

Interrogazione urgente presentata anche dal senatore Sandro Ruotolo e dai parlamentari di alcuni partiti. Migliaia di firme all’appello-petizione via social

Sindaci, movimenti di lotta, esponenti di forze politiche e sociali lanciano un appello al governo nazionale per allargare il  Reddito di cittadinanza anche ad altre famiglie che vivono un momento di grande difficoltà. I primi a lanciare la proposta i sindaci siciliani, fra tutti Leoluca Orlando che è anche al vertice dell’Anci Sicilia, e il primo cittadino di Siracusa Francesco Italia. “La garanzia del reddito per tutte le famiglie, eventualmente rivedendo i criteri di accesso al reddito di cittadinanza” E’ quanto chiede Leoluca Orlando al Governo nazionale “di fronte a quella che potrebbe esplodere a momenti come una vera e propria bomba sociale a seguito del blocco di tante attività commerciali, professionali e produttive.” Orlando ricorda che “siamo ormai a quasi 7 mila morti, settemila vite che si sono spente e ci testimoniano quanto siano giuste anche se dure le misure per frenare il contagio. Ma per le centinaia di migliaia di persone che stanno responsabilmente a casa, questo blocco totale può diventare e sta già diventando motivo di una grave crisi economica. Ci sono centinaia se non migliaia di famiglie che in un mese hanno perso ogni fonte di reddito, famiglie che in un mese rischiano di scivolare verso la povertà”. Anche il sindaco di Siracusa lancia l’idea di “allargare la platea del reddito di cittadinanza per tutta la durata dell’emergenza coronavirus”. Italia parla di “forma di sostegno a tutte quelle persone rimaste fuori dalla misura, perché non rientravano nei parametri, e che oggi affrontano una nuova ed imprevista condizione di grande disagio”. Il sindaco Italia sottolinea che si sta disegnando “una situazione sociale diversa rispetto a quella di due mesi fa. Ci sono famiglie che hanno visto ridurre, se non azzerare, i loro redditi perché hanno perso il lavoro o hanno dovuto rallentare o bloccare le proprie attività. Le misure previste dal decreto CuraItalia sono insufficienti per una moltitudine di famiglie e lavoratori autonomi trovatasi improvvisamente senza alcuna fonte di sostentamento”. In attesa di ulteriori provvedimenti del Governo ad aprile, secondo il primo cittadino di Siracusa è “necessario rivedere con estrema urgenza i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza, adottando uno strumento che consenta di fotografare il reddito delle famiglie a partire dal mese di marzo e fino alla fine dell’emergenza. Partire dalla valutazione reddituale corrente, legata alla situazione di disagio economico attuale che in considerazione anche della immobilità forzata, rischia di rendere la vita di migliaia di cittadini insostenibile”.

IL M5S PROPONE L’ALLARGAMENTO –  Il fronte si allarga e dopo i sindaci siciliani anche M5s, ora spinge sull’acceleratore per portare il progetto a compimento. “Noi non possiamo più aspettare, nei prossimi giorni bisogna subito iniettare liquidità alle persone”, dice il capo politico del movimento Vito Crimi in un’intervista a Radio Cusano Campus. Crimi aggiunge: “Da oggi pomeriggio sarò in riunione permanente con i ministri 5 Stelle finchè non riusciremo a trovare proposte per fare in modo che dall’inizio della prossima settimana gli italiani possano andare in banca e trovare sul conto corrente i soldi per continuare a sopravvivere. Altrimenti fra 3 mesi non avremo un motore con cui ripartire. Il reddito di cittadinanza sta salvando milioni di persone in questo momento, se non ci fosse oggi avremmo 3-4 milioni di persone ancora più in difficoltà“. E lancia la proposta: “Dobbiamo estenderlo a tutte le persone che in questo momento non hanno un reddito perchè hanno perso il lavoro o perchè non possono lavorare a causa delle restrizioni”.

NASCONO GRUPPI SOCIAL PER AMPLIARE REDDITO – Quasi 5 mila adesioni all’appello-petizione lanciato sui social da Camere popolari del lavoro, comitato di lotta, movimenti dei precari e dei disoccupati, associazioni per ampliare il reddito di cittadinanza. “L’Italia ha introdotto dal 2019 la misura del reddito di cittadinanza che ora, se opportunamente riformata in senso più universalistico e meno vincolante, può essere un importante strumento di sostegno alle persone, come diritto di esistenza – si legge nell’appello –  Per questo riteniamo urgente:  Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutte e tutti coloro che sono escluse ed esclusi dagli ammortizzatori sociali; Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata; Riconoscere l’individualità della prestazione;  Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi, dispendiosi e ora quanto mai inefficaci; Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza; Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico

IL SENATORE NAPOLETANO SANDRO RUOTOLO HA PRESENTATO UN’INTERROGAZIONE URGENTE INSIEME AI PARLAMENTARI DE PETRIS, FERRARA, PITTELLA, VALENTE, MORRA, NUGNES, BUCCARELLA –  Ho chiesto ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze, in questo momento terribile per il Paese – afferma Ruotolo – di non dimenticare gli ultimi, gli invisibili, i lavoratori della cosiddetta economia ‘non osservata’ cioè sommersa, in nero, che arriva quasi al 30% del Pil e specialmente nel Mezzogiorno d’Italia, e in particolare a Napoli, rappresenta per molti nuclei familiari l’unico sostentamento economico. Al Sud, e non solo, dopo questa crisi provocata dalla tragedia del Coronavirus, specialmente se si prolungherà, rischiamo il collasso sociale – sottolinea Ruotolo – penso agli effetti che si avrebbero sulle fasce più vulnerabili della popolazione, che non hanno avuto accesso al Reddito di Cittadinanza e neppure beneficiano delle tutele contenute nel decreto Cura Italia. Non si può giustificare nè sostenere l’economia sommersa, ma dovrebbe essere evidente che, a seguito del Coronavirus – ha evidenziato Ruotolo – tutte le attività dell’economia ‘non osservata’ con il suo esercito di precari e di lavoratori a cottimo – specialmente in alcune zone popolari di Napoli – sono ormai ferme, con il rischio di innescare una situazione gravissima che minaccia la stessa coesione sociale. Dobbiamo disinnescare una probabile guerra tra i penultimi e gli ultimi – riflette Ruotolo – considerare che esiste una consistente quota di lavoratori irregolari, più vulnerabili e marginalizzati priva di ogni forma di tutele. Ho chiesto e proposto ai ministri se non ritengano opportuno aggiornare con urgenza le prossime linee d’intervento e riadattare lo strumento reddito di cittadinanza, al fine – per alcuni strati di popolazione specie al Sud – di fornire una forma di sostegno pubblico alla povertà determinatasi dalla situazione contingente da Coronavirus”.

Ciro Crescentini

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