Reddito di Cittadinanza: Renzi, Berlusconi, fascisti e Confindustria vogliono referendum

 Luigi di Maio: “non sanno più cosa è la sofferenza della gente”. Marco Rizzo: “La Boschi ha offeso milioni di disoccupati”

Il Partito Democratico i  fascisti di Fratelli d’Italia,  Forza Italia hanno intenzione di iniziare una raccolta firme per indire un referendum per abolire il reddito di cittadinanza. L’iniziativa sarebbe sostenuta dal quotidiano Libero e potrebbe beneficiare dell’appoggio delle associazioni imprenditoriali, in  primis la Confindustria. Ora immaginate quale sarà il messaggio dei banchetti per la raccolta firme organizzati dalle “madamine”, radical chic e “avanguardie esperte di apericena” armate di megafono a Napoli a Piazza dei Martiri al quartiere Vomero, a Roma ai Parioli: “Cari disoccupati, licenziati, poveri venite a firmare qui, vi vogliamo togliere il reddito di cittadinanza e dateci due euro per finanziare la raccolta firme”. Immaginate la reazione dei diseredati. La sinistra e la destra sociale di opposizione, invece di incalzare il governo per estendere il reddito a tutti senza limitazioni  aumentare l’importo del reddito finanziandolo magari con una ‘patrimoniale” sui redditi,  gli stipendi d’oro, le grandi ricchezze, raccolgono le firme insieme ai ricchi contro i poveri.

Nel partito democratico non tutti sono d’accordo a raccogliere le firme per il referendum. Significative le dichiarazioni di Cesare Damiano, dirigente del Pd, ex sindacalista della Fiom Cgil: “Le dichiarazioni di Renzi contro Reddito di cittadinanza e Quota 100 sono l’ennesimo autogol. “Un atteggiamento – afferma Damiano– di molti esponenti del Pd, di ironia e di disprezzo verso normative che, comunque, vanno nella direzione di sostenere i più deboli, non ha niente a che vedere con il dna di un partito di sinistra. Un conto è fare una critica di merito ai limiti, alle contraddizioni e all’uso strumentalmente elettorale del Decretone del Governo, un altro è un attacco puramente ideologico che ci colloca sullo stesso piano propagandistico dei gialloverdi”. Le posizioni assunte da Matteo Renzi e da Maria Elena Boschi e da molti esponenti del Pd piacciono ai banchieri e alla Confindustria.

Coerenti e articolate le dichiarazioni di Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista: “Noi non siamo la sinistra radical chic della Boschi, che con le sue parole spocchiose offende milioni di disoccupati italiani. Questa sinistra che piace ai banchieri e alla Confindustria è la principale causa dell’avanzata della destra” – ha affermato Rizzo, intervenendo a Livorno a un’assemblea di lavoratori e studenti. “Siamo contro il reddito di cittadinanza perché non è la soluzione al problema della disoccupazione e perché diventa un sussidio all’emigrazione e allo sfruttamento -ha aggiunto- Ma gli esponenti del Partito democratico che fanno propri gli argomenti dell’Unione europea, dello spread, dei mercati e fanno battutine sulla condizione di milioni di disoccupati meriterebbero di sparire”.

Durissima la replica del vicepremier e ministro del lavoro, Luigi di Maio. “Come vi permettete? Una vita in vacanza? Vergognatevi pure perchè dite che siete di sinistra o di destra. Le vostre ideologie di riferimento avrebbero aiutato queste persone, Pci e Msi avrebbero sostenuto il reddito di cittadinanza, sono sicuro. E invece, infelici eredi, state qui a fare il tifo per lo spread e Confindustria – sottolinea Di Maio – Quella che ancora si chiama sinistra in Italia e non so chi la consideri sinistra, cioè  il Pd, vuole indire un referendum per abrogare il reddito di cittadinanza. Prima si diceva ‘moriremo democristiani’, questi moriranno radical chic bevendo champagne su una terrazza dei Parioli perche’ non sanno più  cosa è  la sofferenza della gente. Facciano pure”.

                                                                                   Ciro Crescentini

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