Reddito di Cittadinanza, la Cgil sospende il dipendente del Caf di Palermo

Monta la polemica politica, sulla vicenda è intervenuto il leader nazionale Maurizio Landini

La Cgil ha sospeso in via cautelativa Sandro Russo,  l’impiegato del Caf di Palermo, consigliere comunale del Partito democratico a Monreale che ripreso da una telecamera nascosta di La7, aveva suggerito a un lavoratore come poter accedere al reddito di cittadinanza aggirando la normativa. La decisione è stata assunta dalla Cgil regionale Sicilia, dalla Camera del Lavoro di Palermo di concerto con la Cgil nazionale. La decisione è stata comunicata ai giornalisti dal segretario generale della confederazione Maurizio Landini al margine di un convegno al Cnel. “Non abbiamo assolutamente nulla da nascondere – ha detto – e se c’è una persona che ha fatto degli errori dovrà risponderne. Ma questo non può mettere in discussione l’autorevolezza e l’onestà delle organizzazioni sindacali. In questo caso, la Cgil“.

Il numero uno del sindacato di Corso d’Italia ha  poi sollecitato il Governo a non attaccarsi a questi singoli casi. “La persona è stata sospesa cautelativamente – ha spiegato – e sono aperte tutte le procedure per verificare il suo comportamento. Se questo è in contrasto con i valori e la posizione della Cgil si prenderanno i provvedimenti del caso. Al tempo stesso è importante che il Governo rafforzi e investa nei controlli perché in questo paese i problemi ci sono e sono molto seri. Sarebbe importante che il Governo facesse assunzioni e potenziasse l’Ispettorato del lavoro e tutto ciò che c’è da rafforzare. D’altra parte – ha concluso Landini – è importante non fare di tutta l’erba un fascio perché Caf e Patronati svolgono un ruolo importante di tutela delle persone, in molti casi facendo i conti con una burocrazia che non sempre permette a tutti di avere stessi diritti e tutele”.

Sulla vicenda, in una nota i segretari generali di Cgil Sicilia e Cgil Palermo Michele Pagliaro e Enzo Campo(nella foto in basso) hanno comunicato che “sarà avviata una procedura disciplinare“. “Comportamenti personali contrari ai valori della Cgil – sottolineano  – e alle modalità operative che fanno dei nostri servizi ai cittadini dei servizi di eccellenza, non possono e non saranno tollerati soprattutto quando questi vanno contro la legge”. “Caf e Patronati – aggiungono Pagliaro e Campo – sono strutture di servizio importanti che consentono la partecipazione e l’esercizio di democrazia dei cittadini nei confronti dello Stato”. La polemica politica è accesa. Il Vice Premier e il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio è intervenuto su Facebook: “Chi fa il furbo paga, il dipendente è stato sospeso per aver consigliato ad un cittadino come aggirare i paletti sul reddito di cittadinanza. Pensava di farla franca… povero illuso! Grazie alla Guardia di Finanza per l’azione tempestiva! I furbetti avranno vita breve. Abbiamo ricevuto segnalazioni da altri Caf – conclude – Siamo al lavoro. Avanti il prossimo”. 

Il Movimento 5 stelle attaccano il Partito Democratico: “Domenica sera un servizio televisivo di La7 ha denunciato il comportamento vergognoso di un dipendente di un Caf di Palermo che dava dei consigli su come percepire il Reddito di Cittadinanza non rispettando la legge, addirittura proponendo dei modi per aggirarla. Oggi veniamo a sapere che quel dipendente sul quale comunque sono già in corso gli accertamenti della Guardia di Finanza sarebbe un consigliere comunale del Pd di Monreale. Se confermata, sarebbe una vicenda molto grave dalla quale il Partito che in questi anni si è fatto finto paladino degli ultimi dovrebbe prendere le distanze immediatamente”. Così in una nota i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Lavoro alla Camera.

ALPAA, TOTALE ESTRANEITA’ A FATTI, DI MAIO CI CHIEDA SCUSA –Abbiamo fornito alla Guardia di Finanza, intervenuta questa mattina nella nostra sede di Palermo, su sollecitazione del ministro Di Maio, documentazione e informazioni utili per dimostrare la nostra totale estraneità ai fatti riportati dal programma televisivo ‘Non è L’arena’, di La7, e commentati dal Ministro con pesanti accuse rivolte all’ALPAA”. E’ quanto dichiara il presidente di Alpaa (Associazione lavoratori produttori agroalimentari ambientali), Luigi Rotella, in una nota in merito al blitz della Guardia di Finanza. “Ci auguriamo che gli accertamenti esperiti oggi con formidabile tempestività dalla Guardia di Finanza, possano indurre la direzione della trasmissione televisiva a rettificare la descrizione dei fatti e il Ministro a chiederci scusa per la gravità delle accuse, infondate, che continua a indirizzarci, sollecitando peraltro lo squallidume che si riversa sui social” afferma Rotella.”Di fronte alle reiterate dichiarazioni di Di Maio, ribadiamo ancora una volta che ALPAA, una associazione di rappresentanza delle cosiddette figure miste e dei piccoli produttori agricoli, non è e non ha un Caf, né a Palermo né altrove. Dunque non ha mai dato e non può dare alcuna consulenza in materia fiscale né, tanto meno, sul reddito di cittadinanza” conclude Rotella.

 

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