Primo maggio, protesta No Tav a Torino: “Cariche da polizia e cinghiate dal Pd”

Scontri al corteo per la festa del lavoro, il bilancio è di due manifestanti e un poliziotto feriti e portati in ospedale. Le condizioni non sono gravi. Si registrano anche diversi contusi

Le tensioni sul Tav sfociano negli scontri al corteo del Primo Maggio a Torino, con alcuni feriti. La scintilla esplode quando i No Tav contestano gli esponenti del Pd, al grido di “fascisti” e “siete come Salvini”. I due gruppi si spintonano, e a sedare la schermaglia interviene la polizia, che fa partire una carica. Ma prima, i No Tav sostengono di essere stati feriti dal servizio d’ordine del Pd: “Ci hanno preso a cinghiate, pugni e bastonate. Il Pd ha assoldato i picchiatori“. Secondo loro, “I No Tav sono un migliaio e nello spezzone del Pd ci sono 20 funzionari e non vorrebbero farci partecipare”. Inoltre, dichiarano che “a pochi metri del punto di arrivo la polizia ha iniziato a manganellare i No Tav perché si stava svolgendo il comizio sindacale e non volevano fischi”. Diametralmente opposta la ricostruzione dei dem. “Hanno gridato che dovevamo abbandonare il corteo – affermano il segretario del Pd di Torino, Mimmo Carretta, e il capogruppo comunale Stefano Lo Russo – fin da Piazza Vittorio. E non l’abbiamo fatto. Hanno spintonato, sputato, insultato per ore. Hanno provato a togliere le bandiere dalle mani. Non ci siamo fatti intimidire e pur tra mille difficoltà siamo stati al nostro posto nel corteo. Abbiamo vinto noi e non i violenti tra i No Tav che ormai hanno monopolizzato il movimento”. Il capogruppo alla Camera, Graziano Delrio denuncia un’aggressione anche di esponenti del M5S e annuncia un’interrogazione al ministro degli interni. Il bilancio è di due manifestanti e un poliziotto feriti e portati in ospedale. Le condizioni non sono gravi. Si registrano diversi contusi.



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