Primarie, Zingaretti stravince il “derby dei peggiori” Apparato-Renzi

Il governatore del Lazio oltre il 60%. Martina distaccato di 40 punti, Giachetti di 50

È Nicola Zingaretti il nuovo segretario del Pd, alle primarie c’è un plebiscito per lui. “Siamo al 67 per cento dei voti” annuncia il suo comitato elettorale. E quindi niente ballottaggio in assemblea nazionale, per decidere il nuovo leader del Nazareno. Un risultato netto, che suona come uno schiaffo a Matteo Renzi, dalla cui stagione Zingaretti annunciava discontinuità. Ma a ben vedere, è solo la rivincita del vecchio apparato sul renzismo: un derby dei peggiori, insomma. Con il governatore del Lazio è schierata quasi tutta l’antica nomenclatura dei Ds (anche Bassolino), del sindacato e perfino della sinistra Dc. Con Renzi ci sono i renziani, e questo già basta. Il giglio magico era infatti diviso tra il candidato di bandiera, Giachetti, e quello vero, ossia Martina. Per non far torto a nessuno, straperdono tutti e due. E adesso c’è da chiedersi se l’ennesima Caporetto serva a saltare il fosso: Renzi e il suo bunker restano nel Pd o si fanno un partitino? Intanto, Giachetti è il primo ad ammettere la sconfitta: “Zingaretti è il nuovo segretario”. Martina si accoda presto: “Buon lavoro, segretario”. Secondo una stima parziale, Zingaretti avrebbe oltre il 65% dei voti, Martina il 22% e Giachetti il 12%. Renzi non pervenuto.

girobe

(Foto Nicola Zingaretti/Fb)

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