Pordenone, era ubriaca la soldatessa americana che ha travolto e ucciso un ragazzo

 Procura, il ministro della giustizia italiano decide la giurisdizione e consentire all’indagata statunitense di essere processato nel proprio Paese

La soldatessa americana che ha travolto e ucciso un ragazzo di 15 anni, nella notte tra sabato e domenica, a Porcia in provincia di Pordenone, era ubriaca. L’alcoltest ha dato esito positivo: il tasso alcolemico nel sangue era pari a 2,09 grammi per litro, 4 volte il limite consentito. Lo apprende l’agenzia nsa da fonti investigative.Il quadro accusatorio nei confronti della giovane non cambia radicalmente ma si aggrava la sua posizione.

Questa mattina, sulla scorta della perizia dei Carabinieri e all’esito positivo dell’alcoltest, la Procura di Pordenone ha inoltre chiesto al Gip del locale Tribunale la convalida dell’arresto, avvenuto in flagranza di reato, della militare della base Usaf di Aviano, e l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. L’udienza di convalida sarà fissata nelle prossime ore.

Al momento dell’esercizio dell’azione penale, il Ministro della Giustizia italiano può, a discrezione o su richiesta della base americana, attivare il difetto di giurisdizione e consentire così all’indagato statunitense di essere processato nel proprio Paese” – ha spiegato il Procuratore di Pordenone, Raffaele Tito, rispondendo a una domanda sulle modalità  di giurisdizione nell’ambito dell’inchiesta sulla ventenne soldatessa americana. “Questa opzione, in capo al Ministro – ha aggiunto il Procuratore – è operativa in base ai trattati internazionali sulla giurisdizione dei militari Nato in Europa”.

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