Pensioni, il governo punta ad estendere la platea per il riscatto della laurea

L’anzianità contributiva acquisita con le nuove regole serve per il conseguimento del diritto alla pensione e per la determinazione del valore dell’assegno

Il governo sarebbe orientato ad estendere  la platea di chi può avere  accesso al riscatto agevolato della laurea.  Le attuali normative  consentono di utilizzare gli anni universitari per la pensione pagando una quota ridotta attualmente è riservata a chi non ha versato contributi prima del 1996. Una delle ipotesi sul tavolo dell’esecutivo , è quella di estendere lo sconto, magari con qualche paletto, anche a chi ha iniziato a lavorare prima di questa data. Ma è possibile anche che la misura limitata al triennio 2019-21, venga stabilizzata definitivamente. L’idea alla base del riscatto della laurea scontato è quella di venire incontro ai giovani che hanno svolto attività lavorative discontinue  e consentire di recuperare gli anni di studio con un versamento ridotto. L’anzianità contributiva acquisita con le nuove regole serve infatti sia per il conseguimento del diritto alla pensione ma anche per determinare il valore dell’assegno pensionistico.

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