Napoli, scontri davanti alla sede Rai: misure cautelari per 4 manifestanti. La Questura diffonde un video

Protesta organizzata dalla Rete sociale per la Palestina di Napoli e da altri movimenti dopo le posizioni assunte dalla Rai a seguito dello “stop al genocidio” chiesto da Ghali all’ultimo festival di Sanremo.

La Digos napoletana ha emesso quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di altrettanti indagati ritenuti coinvolti negli scontri con le forze dell’ordine registrati durante una manifestazione organizzata lo scorso 13 febbraio davanti alla sede della Rai di viale Marconi, a Fuorigrotta. Protesta organizzata dalla Rete sociale per la Palestina di Napoli e da altri movimenti dopo le posizioni assunte dalla Rai a seguito dello “stop al genocidio” chiesto da Ghali all’ultimo festival di Sanremo.


Il presidio – a cui presero parte circa 250 persone – si concluse con scontri che fecero registrare una decina di feriti, tra manifestanti e forze dell’ordine. L’identificazione dei quattro destinatari delle misure cautelari emesse dal gip su richiesta della procura partenopea è stata resa possibile grazie all’analisi delle immagini degli scontri.


La Rete sociale per la Palestina reagisce annunciando un nuovo presidio per domani mattina davanti alla Rai, e ricordando che per altri 14 manifestanti di febbraio sono state richieste misure cautelari non convalidate dal Gip.

Questa vicenda ci porta ancora una volta a ragionare sullo stato della democrazia del nostro paese: è paradossale come chi manifesta al fianco del popolo palestinese viene manganellato e denunciato mentre la Rai continua ad essere la scorta mediatica del regime sionista e l’Italia continua a vendere armi ad uno ‘Stato’ il cui obiettivo è quello di una vera e propria pulizia etnica. L’ennesimo tentativo di criminalizzare chi quotidianamente lotta per la costruzione di un mondo alternativo in solidarietà ai popoli oppressi di tutto il mondo non ci spaventerà né ora né mai”, si legge in un comunicato

La Questura di Napoli ha diffuso un comunicato e un video. “Nonostante gli sforzi dei poliziotti del Reparto mobile e della Digos di Napoli di dissuadere i manifestanti, questi hanno continuato ad avanzare e hanno aggredito gli agenti che presidiavano l’ingresso, avanzando fino a comprimerli con forza contro la cancellata, utilizzando la così detta “spinta di massa”, per poi iniziare una vera e propria condotta di resistenza sferrando calci e pugni agli agenti causando lesioni a diversi di loro e ad un fotoreporter – sottolinea la Questura – Negli scontri sono stati danneggiati anche i materiali in dotazione ai poliziotti del reparto mobile come scudi e divise. Gli indagati sono stati identificati grazie alle immagini girate dalla Polizia Scientifica

VIDEO SUGLI INCIDENTI ALLA RAI DIFFUSO DALLA QUESTURA DI NAPOLI
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