Napoli: rinviata a giudizio l’ex segretario della Cisl Campania

Lina Lucci è accusata di violazione del regolamento economico interno

Rinviata a giudizio, per una presunta violazione del regolamento economico interno, l’ex segretario generale della Cisl Campania, Lina Lucci. La notizia del rinvio a giudizio dell’ex sindacalista è stata resa nota nella giornata di oggi proprio dalla diretta interessata che, pur essendo amareggiata per quanto successo, non ha nessuna intenzione di arrendersi. Al contrario è pronta ad affrontare il giudizio con serenità. Pronta a difendersi perchè certa di non aver commesso alcun reato. “Non posso celare la profonda amarezza, il dolore e la delusione per il comportamento spregiudicato e calunnioso di chi mi ha voluto trascinare, per ben altri interessi, in questa vicenda surreale” – ha dichiarato la sindacalista, dopo aver annunciato il suo rinvio a giudizio. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato all’ex segretario generale della Cisl Campania lo scorso 2 maggio da parte della Procura di Napoli che ipotizzava nei suoi confronti il reato di appropriazione indebita. L’avviso di conclusione indagini venne notificato anche a Salvatore Denza, all’epoca funzionario amministrativo dell’organizzazione sindacale. Alla Lucci – che si è sempre professata innocente – veniva contestata l’appropriazione di 206mila euro, di cui parte utilizzata per l’affitto di un appartamento e parte relativa a compensi per incarichi presso Fondi interprofessionali (che, secondo quanto contestato dal pm, in base a una delibera della Cisl avrebbe dovuto versare al sindacato) nonche’ a spese varie effettuate in un negozio di Napoli. Stessa ipotesi di reato anche per Denza a cui si contestava l’appropriazione indebita di 172mila euro, in relazione ad incarichi svolti pressi fondi professionali e altri soggetti – come si precisa nel capo di imputazione – rientranti nelle attività e nelle funzioni di sindacato.

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