Un altro suicidio. Un’intera generazione è stata privata di sogni, di aspirazioni e del proprio futuro nell’indifferenza dei politici e delle istituzioni locali e nazionali.
Tragedia stamattina a Fuorigrotta, quartiere della zona occidentale di Napoli. Un ragazzo di 30 anni è precipitato da un balcone al quarto piano di un B&B di via Leopardi. Sul posto sono giunti gli agenti di Polizia del Commissariato San Paolo che hanno avviato le indagini per appurare i fatti. Inutile il tentativo dei sanitari del 118 di rianimare il ragazzo. L’ipotesi maggiormente presa in considerazione dalle forze dell’ordine è quella del suicidio. Il corpo del ragazzo è ancora giacente in terra in attesa dell’arrivo della polizia scientifica.
Un altro suicidio assurdo ed allucinante che dovrebbe però farci tutti meditare sulle difficoltà e sul gravissimo disagio che i giovani e gli adolescenti stanno subendo. Un disagio che ha radici molto più lontane, derivano da una lenta e progressiva perdita della voglia di vivere in una società che ignora i problemi esistenziali dei giovani, non avendo tempo per loro e il mondo della scuola è troppo freddo e in tutt’altre faccende per capire lo stato d’animo dei ragazzi e approfondire le loro richieste, i loro bisogni.
Occorre saper cogliere e valutare subito i segni della fragilità mentale di molti giovani prima che l’apatia prenda il sopravvento. Spesso dietro alle storie difficili dei ragazzi ci sono ingiustizie, povertà, disuguaglianze e ansia da riscatto sociale.
Un’intera generazione è stata privata di sogni, di aspirazioni e del proprio futuro nell’indifferenza dei politici e delle istituzioni locali e nazionali.
CiCre