
Il Presidente della Decima Munipalità ha chiesto la sospensione dei lavori
I cittadini, i comitati di lotta flegrei si mobilitano contro l’istallazione di tre ripetitori telefonici sui piloni dell’ex Funivia Posillipo-Fuorigrotta ubicati nel rione Cavalleggeri d’Aosta. Il primo impianto dovrebbe andare in funzione dal 16 agosto. Indetta una manifestazione di lotta per Mercoledì 8 agosto alle 17.30. Concentramento in Piazza Neghelli. I tre piloni, di proprietà della Mostra d’Oltremare(azienda del Comune di Napoli) sono stati affittati alla società T.M.B Italia srl per conto della società di telefonia Tim dopo un avviso di manifestazione di interesse pubblicato il 16 novembre 2016. Il canone di locazione è complessivamente stabilito in 10 mila euro annui oltre Iva. “Oltre al canone di locazione, il conduttore dovrà corrispondere alla Mostra d’Oltremare Spa una percentuale in ragione degli introiti derivanti da attività accessorie” – si legge nell’avviso. Nell’avviso nessun accenno alla “destinazione d’uso”. Gli impianti hanno ottenuto l’autorizzazione della direzione centrale ambiente, tutela del territorio e del mare, servizi controlli ambientali del Comune di Napoli. La richiesta presentata dalla società T.M.B Italia in data 14 aprile 2017 protocollo 299529 è stata accolta dai dirigenti comunali con il “silenzio assenso”. Tace il vice sindaco e assessore all’ambienta Raffaele del Giudice paladino della trasparenza e della democrazia partecipativa e del coinvolgimento dei cittadini nelle scelte riguardanti l’ambiente e il territorio
“Le istituzioni devono procedere immediatamente con la sospensione cautelativa dei lavori – afferma un cittadino di Cavalleggeri – Abbiamo verificato che la società T.M.B ha costruito anche opere murarie su terreni privati, bisogna verificare anche le autorizzazioni per queste attività”. Cittadini infuriati. Negli stabili intorno ai piloni ci sono persone affette da tumori. Sulla questione è intervenuto il presidente della decima municipalità Diego Civitillo. “Ho inviato una nota al vice sindaco e assessore all’ambiente Raffaele del Giudice, all’Asl, all’Arpac e al presidente della Mostra d’Oltremare richiedendo la documentazione e il monitoraggio ambientale e sanitario – ha sottolineato Civitillo – Servono maggiori informazioni in assenza delle quali è opportuno sospendere le attività. Le valutazioni in questo campo devono essere attente e circostanziate soprattutto dal punto di vista sanitario e ambientale”. Sulla questione potrebbe intervenire anche la Soprintendenza ai beni ambientali. E stando ad alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo San Giacomo, la Mostra d’Oltremare avrebbe anche venduto la stazione superiore della funivia di Posillipo, u ubicato in via Manzoni.
L’edificio, un rudere, composto da un piano in superficie e tre livelli sottoterra sarebbe stato venduto ad un privato per 250 mila euro. Fuorigrotta, Cavalleggeri d’Aosta e Bagnoli sono i quartieri dove c’è una più alta incidenza di tumori, a stabilirlo uno studio condotto alcuni anni fa dall’Associazione Napoletana Giovani Ricercatori, commissionato dal Comune di Napoli dalla ex assessora Pina Tommasielli. Un dettagliato e articolato lavoro basato sulla mappatura delle municipalità basato su tre banche dati: l’Istat, i certificati di morte del comune di Napoli e i dati ReNcaM della Asl Napoli 1. In un arco di tempo che va dal 2004 al 2009, lo studio ha evidenziato, un aumento del tasso di mortalità, di incidenza e prevalenza del mesotelioma, un tumore strettamente collegato all’attività lavorativa industriale e correlata all’utilizzo industriale dell’amianto. E’ gravissimo quanto accaduto. la Mostra d’Oltremare, ente di proprietà del Comune di Napoli pubblica l’avviso e affitta i tre piloni. Successivamente l’amministrazione comunale autorizza l’operazione con il silenzio assenso. “Una vergogna. E’ stato legittimato uno scempio. Mercificata la salute dei cittadini di Cavalleggeri d’Aosta che per anni hanno inalato polveri sottili e amianto – afferma un’abitante di Cavalleggeri – I nostri familiari si sono ammalati di tumore per colpa dei veleni prodotti dall’Eternit, Cementir e Italsider. Ora l’amministrazione comunale ha autorizzato la realizzazione di impianti- simbolo dell’elettrosmog, impianti che producono tumori“.
A fianco dei cittadini di Cavalleggeri scenderanno in campo numerosi comitati di lotta, associazioni presenti sul territorio flegreo
Ciro Crescentini